14 ottobre – Francia e Italia, in ritardo sulle riforme, diventano sempre di più i ‘bambini problematici’ dell’eurozona”. Lo ha detto il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, stasera a Bielefeld. Weidmann ha parlato di ‘Sorgenkinder’, espressione più volte utilizzata a proposito di questi due paesi nel dibattito tedesco.
‘Gli esempi di Spagna e Irlanda mostrano che le riforme strutturali valgono la pena”, ha spiegato Weidmann, mettendo in contrapposizione i casi di Madrid e Dublino a quelli di Roma e Parigi. ”Non basta sanare le banche -secondo il presidente della Bundesbank, che ha parlato delle origini e delle soluzioni della crisi dell’eurozona – altri punti deboli dello sviluppo vanno corretti”. Parlando dei progressi compiuti nell’eurozona Weidmann ha ricordato che i paesi in crisi ”sono riusciti a ridurre il deficit” a ”ridurre, ad eccezione dell’Italia, i costi complessivi del lavoro”
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Meglio “Sorgenkinder” che “Arschloch” come lui !