12 ottobre- I 300 miliardi di euro aggiuntivi annunciati dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, per un piano di rilancio per la crescita e l’occupazione, potranno essere utilizzati anche per le strategie macroregionali, quali la Macroregione adriatico-ionica. A tale possibilità ha aperto, su precisa richiesta del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, il sottosegretario di Stato Sandro Gozi per la Presidenza italiana del Consiglio Ue. Lo si legge in una nota della Regione Marche.
Quindi i nuovi finanziamenti potranno essere impiegati anche per l’Eusair (la strategia europea per la Macroregione adriatico ionica) che sarà adottata il 24 ottobre dal Consiglio europeo.
http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/IT/genaff/144973.pdf
Spacca, in particolare, nel corso della sessione plenaria del Comitato delle Regioni d’Europa a Bruxelles, ha chiesto a Gozi che anche le strategie macroregionali possano accedere alle risorse finanziarie del nuovo piano annunciato dal presidente Juncker.
“Sandro Gozi – spiega Spacca – ha risposto positivamente. Il sottosegretario ha evidenziato che sarà necessario valutare, con la Presidenza del Consiglio Ue e la Commissione europea, le modalità con cui saranno rese disponibili queste risorse. Progetti focalizzati del Piano di azione Eusair potranno accedere ai fondi del piano per la crescita e l’occupazione, oltre a quelli della nuova programmazione europea 2014-2020″.
“Per le strategie macroregionali – ricorda Spacca – sussiste la regola dei ‘tre no’: no a nuove regolamentazioni, no a nuovi organi, no a nuove risorse. Occorre dunque utilizzare al meglio quelle dei nuovi programmi europei. E’ per questo che è stata condotta, in ognuno degli otto Paesi aderenti alla Macroregione adriatico ionica, un’intensa attività per assicurare che l’Eusair sia integrata nella nuova generazione di documenti di pianificazione e programmazione 2014-2020 – Accordi di partenariato, programmi operativi e programmi IPA – così come nei fondi strutturali e d’investimento Ue e nei fondi IPA”. (ANSAmed).