11 ott. – L’idea di Beppe Grillo di uscire dall’euro con un referendum e’ destinata a restare tale. La Costituzione italiana vieta espressamente la possibilita’ di abrogare un trattato internazionale – come quello che ha portato l’Italia ad aderire alla moneta unica – con una consultazione popolare. “Non si puo’ fare al momento perche’ l’articolo 75 vieta di svolgere un referendum che abbia per oggetto trattati internazionali” dice all’Agenzia Italia Gino Scaccia, ordinario di Diritto costituzionale alla Luiss, “e poiche’ l’accesso all’area euro e’ stato segnato da un trattato internazionale ratificato dal Parlamento, e’ automaticamente escluso. Inoltre non e’ previsto a livello nazionale un referendum consultivo, ma solo abrogativo”.
Secondo Scaccia, “occorre capire cosa intende Grillo da un punto di vista tecnico”. “Se punta solo a una mobilitazione generale, e’ chiaro che una consultazione popolare allargata e non tecnica, come un referendum online, sarebbe un segnale molto forte per il Parlamento. Se invece intende procedere alla abrogazione pura e semplice del trattato con il quale abbiamo aderito all’euro, al momento non e’ possibile, perche’ l’articolo 75 lo vieta, cosi’ come anche per le leggi di bilancio e le finanziarie”. (AGI) .
Il concetto è molto semplice invece. Il M5S si basa sulla volontà popolare, fare un Referendum consultivo sull’abolizione dell’Euro di fatto non porta (in caso di vittoria del suddetto) all’abolizione dell’euro ( di fatto si parla di un consultivo), bensì a portare in parlamento la Vera volontà popolare. Se le persone ESIGONO l’uscita dall’Euro, i parlamentari a 5 Stelle proporranno l’uscita dall’Euro. A quel punto il Regime dovrà scegliere da che parte stare: o con il Bilderberg o con il Popolo
Non fa una piega! Ma chi lo spiega ai parolai che hanno il solo scopo di demolire il movimento??