Energia: 2 miliardi di costi addossati alle famiglie, l’antitrust apre un’istruttoria

DOPO LA DENUNCIA DI ADUSBEF, L’ANTITRUST APRE L’ISTRUTTORIA SUGLI ELEVATI COSTI TARIFFARI DELL’ENERGIA. NEL 2014 OLTRE 2 MILIARDI ADDOSSATI A FAMIGLIE E PMI

rinnov6 ottobre – Nei giorni scorsi a reti unificate, Guido Bortoni presidente di una delle troppe AUTHORITY senza autorità, ha tentato di persuaderci che l’ennesima stangata tariffaria in vigore da ieri 1° ottobre sulle bollette di luce e gas pari ad oltre 21 euro a famiglia, non sarebbero poi così negative e che, al contrario, i consumatori ci avrebbero perfino guadagnato.

Per il gas-ha annunciato Bortoni ai Tg serali- i rialzi stagionali della materia prima e la crisi russo-ucraina, hanno determinato l’incremento del 5,4% (circa 19 euro per famiglia tipo); ma grazie alla riforma che ha agganciato i prezzi italiani a quelli europei, la stessa famiglia tipo nel 2014 avrà risparmiato 84 euro rispetto ai 1.257 euro complessivi della bolletta del gas di tutto il 2013. Con il vecchio meccanismo di indicizzazione al petrolio e ai contratti a lungo termine – aggiungeva Bortoni – la spesa per il gas sarebbe stata ben più alta. Per effetto dei nuovi prezzi “europei” nel 2014 la famiglia tipo risparmierà il 6,7%, ovvero 84 euro in meno sul 2013 ed è positivo che gli italiani pagano il gas come gli altri consumatori europei.

Adusbef che – sottolinea il Presidente, Elio Lannutti – al contrario di questi regolatori soloni, spesso catturati dai vigilati, nel continuare a ritenere che le bollette elettriche e del gas siano tra le più elevate d’Europa a causa di un settore privo della necessaria concorrenza, con il mercato ancora dominato dagli ex monopolisti, per questo impermeabile alla competitività, ha denunciato all’Antitrust il 19 ottobre 2014, oneri impropri e mancati adeguamenti tariffari che gravano sulle famiglie, per oltre 2 mld di euro l’anno.

In base alla delibera 641/2013 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas sull’aggiornamento degli oneri, è stato calcolato che “per le bollette elettriche delle Pmi e delle famiglie il 2014 si apre con un conto salatissimo, pari a 2 miliardi 137 milioni di euro in più rispetto al 2013. Una cifra che deriva da una serie di misure come le agevolazioni per le grandi imprese energivore, che valgono 1,2 miliardi e che finiscono per essere finanziate dalle piccole imprese e dalle famiglie. Le Pmi in bassa tensione con potenza impegnata superiore a 1,5 kW subiranno nel primo trimestre 2014, un aumento complessivo degli oneri pari al 7 per cento, il cui costo passa da 63,66 euro/MWh a 68,36 euro/MWh.

Recenti studi, hanno acclarato notevoli differenze di costi per l’energia elettrica tra i 5 paesi Ue:

Nazione tariffe unitarie in vigore (€/KWh) Tasse e imposte sulle bollette (€/KWh) Costo materia prima (€/KWh) Germania 0,227 € 0,099 € 0,128 € Italia 0,191 € 0,059 € 0,132 € Spagna 0,159 € 0,029 € 0,130 € Gran Bretagna 0,147 € 0,005 € 0,142 € Francia 0,123 € 0,036 € 0,087 €

Dal sito dell’Autorità Gas Energia, risulta che nel III trimestre 2014, la spesa totale per l’energia elettrica di un utente domestico tipo (famiglia residente con consumi pari a 2700 kWh/anno e potenza pari a 3 kW- servito in maggior tutela) sia pari a 512 euro/anno così ripartiti:

servizi di vendita: prezzo dell’energia elettrica ‘consegnata’ al cliente finale 49,25% (252 );

servizi di rete tariffe di trasporto, distribuzione e misura dell’energia elettrica 13,34% (81);

oneri di sistema:

  • •incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3), pari al 84,50% degli oneri di sistema
  • •oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componente A2 e MCT) pari a circa il 4,19% degli oneri di sistema;
  • promozione dell’efficienza energetica (componente UC7) pari al 1,11% degli oneri di sistema •regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato (componente A4) pari a circa l’1,99% degli oneri di sistema;
  • •compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4) pari al 0,78% degli oneri di sistema;
  • •sostegno alla ricerca di sistema (componente A5) pari a circa lo 0,49% degli oneri di sistema;
  • •copertura del bonus elettrico (componente As) a pari allo 0,17% degli oneri di sistema;
  • •copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica (componente Ae) pari al 6,77% degli oneri di sistema 21,61% (111).

Adusbef ha chiesto di ridurre o eliminare la ‘manomorta’ degli oneri di sistema addossati ai consumatori, che non hanno alcun riscontro in Europa. Antitrust, una delle poche, se non l’unica Autorità che svolge il suo compito a tutela dei consumatori, ha aperto l’inchiesta n.DC8391 affidata alla Direzione Energia e Industria di Base, per verificare se le denunce Adusbef siano o meno fondate. OPI