3 ott. – Secondo attacco hacker in tre mesi nei confronti di Jp Morgan. A differenza di quanto avvenne lo scorso luglio, quando il furto dei dati di oltre un milione di correntisti fu attribuito alla Russia come rappresaglia in seguito alle sanzioni, l’attacco informatico sarebbe pero’ partito questa volta “dall’Italia o dall’Europa Meridionale”, stando a quanto affermano fonti investigative citate dal ‘New York Times’.
I conti correnti di 76 milioni di clienti di JP Morgan sono stati violati nel corso di un furto di dati. Lo ha riferito la piu’ grande banca americana ma, ha aggiunto, gli hacker non hanno rubato informazioni cruciali ne’ dati relativi all’identita’ degli utenti”.
Qualche ora prima JpMorgan aveva smentito con decisione le notizie di un cyberattacco riportate dal New York Times. Il quotidiano aveva riferito di un secondo attacco hacker in tre mesi, partito “dall’Italia o dall’Europa Meridionale”. L’articolo non spiegava, pero’, la natura dell’azione degli hacker ne’ era chiaro se il presunto attacco sarebbe distinto da quello di luglio o sarebbe a esso legato.