2 ott. – Lontana da una revoca anche solo parziale delle sanzioni contro Mosca – come auspicato da molti nei giorni scorsi – l’Ue sarebbe pronta, al contrario, a varare nuove misure punitive, qualora i separatisti filorussi riportassero altri successi militari nell’est Ucraina. E’ quanto ha reso noto all’agenzia Bloomberg una fonte “familiare alla politica del governo tedesco”, che parla di quotidiane violazioni del cessate il fuoco.
Lo scenario e’ confermato anche da fonti europee di Agi a Mosca, secondo le quali Bruxelles potrebbe valutare una revisione dell’accordo di facilitazione del rilascio dei visti tra Unione Europea e Russia e il reintegro dell’obbligo del visto anche per i passaporti diplomatici. Una misura, questa, che si sarebbe imposta dopo il recente caso della euoroparlamentare tedesca Rebecca Harms, respinta una settimana fa all’aeroporto di Mosca. Eurodeputata nella lista nera di Mosca, il tedesco Schulz in crisi di nervi
Fonti Agi spiegano che a promuovere la linea dura contro Mosca continuano a essere Polonia e Paesi Baltici, fortemente sostenuti pero’ da Berlino. A loro dire, la Cancelliera Angela Merkel sta andando anche contro spinte interne al mondo del business – da sempre critico delle sanzioni – pur di mantenere la sua linea di rigore.
“Per lei e’ diventata una questione di principio”, spiegano le stessi fonti. Proprio ieri la Merkel – inizialmente promotrice del dialogo con Mosca – ha parlato della crisi ucraina al telefono col presidente Vladimir Putin. Nella conversazione, la Cancelliera “ha sottolineato la responsabilita’ della Russia”, richiamandola “a esercitare la sua influenza” sui separatisti.