“bisognerebbe avere determinazione, cogliere le opportunità che la svolta francese offre per costruire un fronte di Paesi che salva l’euro, perché altrimenti l’eurozona andrà a fondo“.
2 ottobre – Dopo l’annuncio del governo francese che non intende rispettare il vincolo di bilancio del 3% – e che il rapporto tra deficit e Pil si attesterà quest’anno al 4,4 – anche il deputato Pd Stefano Fassina si mostra d’accordo e all’Adnkronos dice: “Finalmente, a un passo dal baratro elettorale e economico, il governo francese e il presidente Hollande hanno rialzato la testa con uno scatto di autonomia culturale e politica e riconoscono che la linea mercantil-liberista della Troika porta a fondo l’eurozona. Speriamo che il governo italiano sia in sintonia e si costruisca un fronte per correggere radicalmente un’agenda che, altrimenti, ci porterà al naufragio”.
“Rispetto alla Francia – ha aggiunto l’ex vice ministro all’Economia del governo Letta – noi abbiamo un deficit più basso ma, negli ultimi anni, abbiamo perso 10 punti di Pil perché abbiamo continuato a fare avanzi primari molto elevati. Abbiamo un debito pubblico che continua a crescere e temo sia arrivato a una soglia di insostenibilità. Quindi bisognerebbe avere determinazione, cogliere le opportunità che la svolta francese offre per costruire un fronte di Paesi che salva l’euro, perché altrimenti l’eurozona andrà a fondo”.