2 ottobre – L’Unione europea ha messo in cantiere di investire 11 miliardi di euro per sostenere il processo di integrazione dei Paesi candidati all’adesione. Nella ‘lista della spesa’ dei cosiddetti ‘fondi di assistenza di pre-adesione’ (Ipa2) pubblicata oggi ad aggiudicarsi quasi la metà della torta è la Turchia, con uno stanziamento di 620,4 milioni di euro per il 2014 e un totale di circa 4 miliardi e mezzo di euro complessivi fino al 2020.
Alla Turchia abbiamo già regalato 5 miliardi di euro
Per il giudice costituzionale ed ex premier Giuliano Amato, nonostante il persistere in Europa di stanchezza e scetticismo, l’allargamento della Ue ai Balcani occidentali resta un tema attuale con implicazioni positive.
“Negli ultimi tempi in Europa vi sono stati profondi cambiamenti, sia politici che economici. C’e’ stanchezza, ma vedo rafforzate le ragioni dell’allargamento“, ha detto Amato a Belgrado, dove e’ intervenuto alla giornata conclusiva del quarto Forum sulla sicurezza.
“Possiamo fare tutti insieme una nuova mappa e un nuovo programma – ha aggiunto – ma la cosa da evitare e’ quella di ripetere adesioni collettive”, suscettibili di colpire troppo l’opinione pubblica. Per Amato infatti e’ preferibile optare per adesioni una alla volta, come avvenuto di recente con la Croazia.