1 ott. – A Hong Kong va in scena un “Maidan asiatico” con la “stessa regia” di quello di Kiev, dove le proteste di piazza hanno portato al rovesciamento del governo legittimo ucraino e a nuove elezioni.
Cosi’ la tv russa sta presentando ai telespettatori le manifestazioni pro-democrazia esplose nel Territorio. “Il centro finanziario della Cina si e’ trasformato in una tendopoli simile a quella ucraina”, raccontava ieri, durante il telegiornale delle 20 la conduttrice di Vesti, spiegando che “la maggior parte degli esperti concorda che la somiglianza non e’ casuale”.
“Le proteste in Ucraina e Cina possono avere la stessa regia”, ha aggiunto, senza citare direttamente l’Occidente. Ma il riferimento risultava chiaro a chiunque. La stessa teoria e’ condivisa dal canale Ntv, noto per aver spesso confezionato negli ultimi anni programmi per discreditare l’opposizione interna in Russia. In un servizio da Washington, Vesti si e’ chiesta poi se la suggestiva immagine della “rivoluzione degli ombrelli”, usata dai media occidentali per descrivere l’ultima evoluzione di Occupy Central, non sia qualcosa di inventato a tavolino dall’esterno per fornire una “succosa immagine” alle telecamere del mondo.
Pensare che la “generazione smartphone” sia stata in grado da sola di trasformare il telefonino in “strumento di lotta politica” e’ impensabile per la tv russa, che subito confrontava due video di una ragazza a Kiev e una a Hong Kong, che chiedono entrambe democrazia per il loro Paese e di diffondere il loro appello sui social network. Il sottinteso e’ che il video cosi’ ben confezionato sia un’operazione, anche questa, premeditata.
Senza mezzi termini, invece, la condanna all’amministrazione Usa per “essersi subito permessa di dare consigli” a Pechino su come gestire la protesta. Il secondo servizio si chiude con l’intervento di un esperto europeo, secondo il quale “gli Stati Uniti hanno preso di mira tutti quei Paesi che hanno una politica estera indipendente, e non filo-occidentale, e che non corrono a fare quello che ordina l’America”. “Per questo e’ del tutto plausibile che gli americani ora cerchino di sollevare problemi all’interno della Cina, che non ha aderito alle sanzioni contro la Russia”, conclude l’esperto. (AGI) .
ne sono certo…. non e’ solo somiglianze. e’ un programma che lo stanno realizzando in diversi paesi.