Secondo il papa solo alcuni peccati gridano vendetta al cospetto di Dio?

papa226 settembre – Le scienze umane, scientifiche e religiose spiegano che le patologie legate alla sfera sessuale, vale a dire la zooerastia (rapporti con gli animali), la ninfomania, il satirismo, la pedofilia, la sodomia e tantissime altre forme di devianza sessuale, sono riconducibili ad una serie di innumerevoli fattori psico comportamentali.

Alla domanda “cosa pensa degli omosessuali”, Papa Francesco, rispose «Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?». Risposta che non fece una grinza, papa Francesco denotò consapevolezza per i limiti della fragilità umana.

E’ di questi giorni, la messa alla gogna autorizzata e voluta da Bergoglio nei confronti due prelati accusati di pedofilia. Secondo il principio di non contraddizione, o più banalmente per coerenza, il papa della misericordia non avrebbe dovuto difendere i due confratelli con un “Se una persona è pedofilia e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?”. Perché due pesi e due misure? Forse perché il papa venuto dall’altra parte del mondo vuole farci intendere che solo alcuni peccati contro natura gridano vendetta al cospetto di Dio, mentre altri, devono essere sdoganati, accettati e magari elevati a virtù dalla chiesa del terzo millennio?

Gianni Toffali

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