26 settembre – Il ministro dell’Energia russo Alexander Novak ha avvertito, in un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano economico Handelsblatt che l’Europa è contrattualmente vincolata a non ri-esportare il gas all’Ucraina e Mosca potrebbe tagliare le sue forniture nel caso questo avvenisse.
Novak ha affermato che la Russia intende rispettare i suoi impegni contrattuali di fornitura ai paesi Ue, ma ha anche puntualizzato che nei contratti è scritto che “non è prevista ri-esportazione” del gas. “Noi speriamo – ha continuato – che i nostri partner europei restino ligi agli accordi. Questo è l’unico modo per garantire che non vi saranno interruzioni nelle forniture di gas ai consumatori europei”.
Le dichiarazioni vengono prima di nuovi colloqui fissati a Berlino tra Russia, Ucraine e Commissione Ue.
Propongo a Imola Oggi di scrivere una lettera aperta a Putin, invitandolo a darci una mano a contrastare il potere filoamericano che ci tiene in ostaggio. Le scelte politiche dell’Italia non vengono dai suoi cittadini, ma da una classe dirigente illegittima, in quanto non eletta, che segue ordini di terzi. Gli Italiani non vogliono guerre (la Costituzione le ripudia), non vogliono austerita’, se ne fregano dell’identita’ europea e vogliono darsi da fare per raddrizzare il loro paese. Ma finche’ saremo in ostaggio della classe politica attuale non potremo fare niente. Putin si schieri con la gente, ci aiuti ad attuare misure per liberarci dai nostri carcerieri che vogliono trasformare il nostro paese senza il nostro consenso.