26 set. – FERMATI 9 TERRORISTI IN SPAGNA – Nove presunti aderenti a una cellula terroristica legata allo Stato Islamico sono stati arrestati in due citta’ nord-africane, quella spagnola di Melilla e quella vicina ma marocchina di Nador. Si e’ trattato di un’operazione congiunta delle forze di sicurezza di entrambi i Paesi, Spagna e Marocco.
Tra gli arrestati, uno di nazionalita’ spagnola e otto marocchini, anche il capo del gruppo, ha reso noto il ministro dell’Interno a Madrid. Secondo le fonti, l’operazione di polizia in entrambe le citta’ e’ ancora in corso.
Sono “piu’ di 3mila” gli europei che si sono uniti ai jihadisti dell’Isis in Siria ed Iraq: la stima e’ del coordinatore europeo contro il terrorismo, Guilles De Kerchove. Intervistato dalla Bbc, de Kerchove ha messo in guardia l’Occidente dal rischio che i raid aerei in Iraq e Siria scatenino attentati per rappresaglia in Europa. “E’ stato chiaro con la Francia. Tre giorni fa (l’Isis) ha diffuso un comunicato per dire che ci sarebbero state rappresaglie contro la coalizione; e in Algeria e’ stato rapito un francese e ed e’ stato decapitato: hanno fatto quel che avevano annunciato”.
Non solo: c’e’ il rischio che gruppi terroristici ‘rivali’, per esempio al-Qaeda, possano compiere attentati per mantenere alto il loro profilo: “La crescita (dell’Isis) potrebbe spingere al-Qaeda a far qualcosa per mostrare che conta ancora”. La stima di 3mila jijadisti europei e’ complessiva, comprende cioe’ tanto quelli che sono da tempo nella regione, che quelli che sono tornati in Europa o che sono morti in battaglia.
Secondo la Cia, i miliziani che combattono nelle fila dell’Isis sono circa 30mila, un bilancio diffuso nei giorni scorsi e che ha triplicato le stime precedenti.
La nascita del ‘califfato’, secondo il capo europeo dell’anti-terrorismo, ha probabilmente amplificato le adesioni alla jihad in Europa: “Se ci credi, probabilmente ne vuoi far parte il prima possibile”.