23 settembre – “Una logica prettamente scientifica che tenga conto dei non pochi parametri che si e’ tentato di sviscerare in questa sede non consente di diagnosticare in maniera inequivoca le tracce lasciate da Ignoto 1 sui vestiti di Yara”.
E’ una delle conclusioni contenute nella relazione del Ris di Parma su cui verte l’istanza di scarcerazione, rigettata dal gip di Bergamo, dei legali di Massimo Giuseppe Bossetti. Il Dna e’ dunque la prova piu’ forte a carico dell’accusato numero uno dell’assassino di Yara Gambirasio, ed e’ su questo che si sta concentrando quindi l’azione dei suoi difensori, che hanno chiesto non una nuova analisi del campione, ma un nuovo prelievo.