22 settembre – Le operazioni militari Usa contro i miliziani del cosiddetto Stato Islamico (Is) in Siria “sono già iniziate segretamente nella serata di martedì scorso e saranno intensificate nei prossimi giorni”. Lo rivela il quotidiano panarabo edito a Londra al-Quds al-Arabi, che parla di conferme ufficiose dell’avvio di “operazioni aeree contro sedi e militanti del’Is a Raqqa“, la roccaforte dei jihadisti nella Siria settentrionale, ma non specifica se si tratta di raid o voli di ricognizione.
Il quotidiano ha inoltre riferito che l’amministrazione di Washington ha “informato ufficialmente la Giordania di aver intimato, attraverso Paesi terzi, alla leadership siriana di non intraprendere qualsiasi iniziativa che posso ostacolare le operazioni militari nelle province di Dayr az-Zor e Raqqa” contro gli estremisti sunniti. In caso contrario le forze del regime del presidente Bashar al-Assad subiranno “colpi diretti e distruttivi” da parte della coalizione internazionale.
Gli USA vanno a bombardare una nazione sovrana, senza mandato ONU, senza passare per il Congresso e minacciano anche chi dovesse eventualmente intralciarli.
Secondo un rapporto pubblicato dal comitato di follow-up tecnico dell’ambasciata americana ad Amman – citato da al-Quds al-Arabi – le forze fedeli al regime di Damasco controllano effettivamente solo il 56% del territorio siriano, mentre lo Stato Islamico controlla l’87% del territorio rimanente. adnkronos