20 set. – I rischi per l’economia globale sono aumentati negli ultimi mesi. E’ quanto sottolineeranno i ministri delle Finanze del G20, riuniti a Cairns, nel comunicato finale del vertice, la cui bozza e’ stata anticipata a Bloomberg da un anonimo funzionario. “Le prospettive sono diventate piu’ negative, nel contesto di un’economia globale debole sulla quale pesa la crescita diseguale tra Paesi”, si legge sul sito internet dell’agenzia.
“La ripresa economica globale ha vacillato dal G20 di febbraio a Sydney, con l’Europa che mostra segni di scivolamento nella deflazione, la ripresa del Giappone colpita da un aumento delle tasse ad aprile e l’obiettivo di crescita del 7,5% nel 2014 diventato piu’ difficile da raggiungere per la Cina”, si legge sul sito di Bloomberg, “funzionari statunitensi e canadesi hanno affermato che alcune nazioni devono prendere iniziative piu’ rapide per espandere la domanda, mentre il gruppo discute di misure di lungo termine per aumentare al crescita economica”.
I paesi del G20 hanno presentato programmi individuali che hanno l’obiettivo di espandere i rispettivi Pil di un ulteriore 2% nei prossimi cinque anni, un obiettivo che era stato stabilito in occasione del vertice di Sydney. Nel comunicato, anticipa Bloomberg, i venti Grandi sottolineeranno che le misure proposte finora sono sufficienti per una crescita dell’1,8% e si impegneranno quindi ad adottare nuove misure in modo da raggiungere il target, misure che dovranno essere stabilite entro novembre, quando si svolgera’ il G20 a Brisbane.