Bergoglio castiga i cardinali che non la pensano come lui

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20 settembre (DAGOREPORT) E chiamatelo pure stile peronista. Ma non c’è dubbio alcuno: in Vaticano papa Francesco non fa tanto la mammoletta, soprattutto con quella curia malmostosa che di giorno in giorno gli fa un’ opposizione sempre più rancorosa e più silente. Ché se solo si azzarda a non essere silente… o ad allargarsi troppo… o a sponsorizzare persone che poi si rivelano sbagliate… zac! Francesco la castiga.

Come sta accadendo ai cinque cardinali che hanno osato dichiararsi contrari alle aperture di Kasper sui divorziati: zac! Tutti sono già, dicono gli esperti di cose oltre Tevere, sulla via inesorabile del tramonto. E non sono neanche gli unici.

[box] 17 settembre – Poche settimane al Sinodo sulle sfide pastorali della famiglia. No di cinque cardinali, tra i quali l’arcivescovo di Bologna Carlo Caffara, alla concessione della comunione ai divorziati e dunque all’apertura di Papa Francesco. Il tutto nel volume “Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e comunione nella Chiesa cattolica”, in uscita i primi di ottobre, proprio quando l’assemblea avrà inizio.

Scritto a 5 mani da Carlo Caffarra, Walter Brandmüller, Velasio De Paolis, Raymond Burke e dal prefetto per la Congregazione della dottrina per la fede, Gerhard Ludwig Müller, smentiscono la versione di Walter Kasper, incaricato dal pontefice a redigere la relazione del Concistoro di febbraio scorso. “Non possumus” è dunque la replica dei 5 porporati a Kasper e alla sua richiesta di arominizzazione di “fedeltà e misericordia di Dio nella sua azione pastorale riguardo ai divorziati risposati con rito civile”. NDR

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Perché Francesco è decisionista. Urca, se è decisionista.

Perciò tocca raccontare la simpatica storia dello SMOM, il Sovrano Ordine Militare di Malta. Prendete nota: l’ultra-conservatore cardinale Raymond Leo Burke, attuale prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica, uno dei cinque che ha osato alzare il ditino contro Kasper, dicono che verrà trasferito proprio all’ordine di Malta. E non sarà certo una promozione.

Cardinale Leo Burke alla Marcia per la Vita
Cardinale Leo Burke alla Marcia per la Vita

Povero Ordine di Malta. Anzi, poverissimo. Gli italiani pagano tutto, sedi comprese, e a comandare sono sempre gli altri. Francesi, tedeschi, americani. Che fanno e disfanno e decidono di tutto, senza manco farci ciao con la manina.

Tanto per dire: ad accoltellare l’ex Gran Cancelliere Mazery è stato proprio un suo connazionale, l’attuale Grande Ospedaliere S.E. Dominique, Principe e Conte de La Rochefoucald-Montbel (guai al primo che ride!); e così a Mazery è succeduto il Gran Cancelliere S.E. Albrecht Freiherr von Boeselager, Bali’ Gran Croce di Onore e Devozione in Obbedienza, attualmente in carica.

E smettetela di ridere. Perché la cosa è serissima.

L’Italia ospita lo SMOM, gli dà le sedi in via dei Condotti e all’Aventino, e poi a comandare c’è lo straniero. Anzi: la troika. L’ultimo italiano rimasto in circolazione, cioè il patrono nominato da Benedetto XVI, il cardinale Paolo Sardi, ha compiuto 80 anni il 1° settembre e sarà adesso sostituito dall’americano Burke.

Ordine di Malta. Barroso e il ministro del tesoro USA, Jack Law
Ordine di Malta. Barroso e il ministro del tesoro USA, Jack Law

Ma non è un cambio della guardia molto indolore. Diciamocelo. Anche perché è sicura, la troika franco-usa-germanica, così piena di progetti internazionali, che lo SMOM non perderà in Italia i privilegi di cui gode grazie alla sua storica attività in campo sanitario? Traduciamo meglio: se lo SMOM chiuderà l’ospedale di Roma, siamo sicuri che l’Italia gli lascerà, praticamente gratis, la grande sede di via Condotti e quella, magnifica, sul colle dell’Aventino?

Ci rendiamo conto che è un avvertimento quasi di stampo mafioso; ma a San Pietro le cose, a volte, funzionano così.

Perciò lo passiamo tale e quale. E chi ha orecchie per intendere intenda.

Andate in pace.

Nell'Ordine di Malta anche Nelson Mandela
Nell’Ordine di Malta anche Nelson Mandela