16 settembre – Domenica 14 Settembre quattro chili di cocaina e 200 grammi di cannabis sono stati sequestrati dai funzionari doganali nei pressi di Chambéry, in Savoia. Straordinaria la “copertura” trovata dai contrabbandieri: stavano viaggiando in una macchina diplomatica del Vaticano.
Secondo due fonti attendibili, l’auto appartiene al cardinale argentino Jorge María Mejía, 91 anni, pensionato bibliotecario della Santa Sede. Secondo la RTL, il suo segretario privato avrebbe dato la macchina pochi giorni prima, per la manutenzione, a due italiani di età compresa tra i 30 ei 41 anni. Quest’ultimo avrebbe avuto l’opportunità di fare un viaggio di ritorno in Spagna e comprare la droga, pensando che nessuno avrebbe fermato un veicolo diplomatico.
I due italiani, che inizialmente si erano presentati come semplici autisti, durante il controllo di routine hanno sostenuto che la droga non era loro. Poichè nessuno dei due è in possesso di un passaporto diplomatico, non vi è alcun motivo, in questa fase di sfidare il Vaticano, ha detto una fonte giudiziaria.
Sarà avviata un’indagine penale per “traffico di droga”. La polizia giudiziaria di Lione ha condotto l’inchiesta dalla procura di Chambery. le monde