14 sett – Era fuori con gli amici, come fa una qualsiasi ragazza di 30 anni la sera. Ma verso le 23 ha ricevuto una telefonata del suo ragazzo, su tutte le furie per quella uscita non «autorizzata».
E’ così corsa nell’appartamento dove vivevano, in corso del Popolo, per calmare le acque. Ad attenderla c’era il suo compagno, un 28enne di origine marocchina, che ha cercato prima di strangolarla e poi di accoltellarla alla gola. C’è mancato poco che il litigio della coppia, mercoledì sera, non si trasformasse in tragedia.
Fortunatamente la Volante della polizia è intervenuta in tempo per bloccare il ragazzo e arrestarlo, con l’accusa di lesioni aggravate. In camera da letto hanno sorpreso l’uomo, Abdelilah Soussou che premeva un coltello da cucina sul collo già vistosamente escoriato di una giovane donna. «Io ti uccido e poi mi uccido anche io» la stava minacciando il giovane, accusandola di essere donna dai facili costumi a causa delle sue amicizie e uscite notturne. L’uomo, vistosamente agitato e in stato di choc, è stato bloccato. Disarmato, lui è stato arrestato in flagranza mentre lei, 30enne originaria di Ferrara, ma residente a Rovigo, vistosamente impaurita è stata soccorsa e trasportata in ospedale per le ricevere le prime cure.
Nella tarda mattinata di ieri, l’arrestato, è comparso innanzi al giudice che ha convalidato l’arresto per lesioni aggravate. L’uomo, quindi è stato rimesso in libertà con il divieto di avvicinamento alla dimora in cui conviveva con l’italiana. Il 17 ottobre si ridovrà presentare nell’aula del tribunale di Rovigo, difeso dall’avvocato Barbara Destro. restodelcarlino
In Italia la legge non è uguale per tutti questo oramai lo sappiamo, non capisco il motivo per il quale gli italiani accettano questa situazione.