12 settembre – Ancora segnali negativi per l’economia italiana. Secondo i dati della Banca d’Italia, a luglio, il debito pubblico tocca il nuovo record di 2.168,6 miliardi di euro, con un aumento di circa 200 milioni rispetto al mese di giugno e di quasi 95 miliardi rispetto al luglio del 2013.
Sempre a luglio, crescono dello 0,8% su base annua le entrate tributarie ma, avverte la Banca d’Italia, nei primi sette mesi del 2014 sono calate dello 0,5% (1,0 miliardi).
Cattive notizie anche sul fronte della produzione industriale che, a luglio, stando alle rilevazioni dell’Istat, registra un calo dell’1% su base mensile e dell’1,8% su base annua, tornando ai livelli dell’aprile del 2009. Nella media del trimestre maggio-luglio la produzione industriale e’ diminuita dello 0,8% rispetto al trimestre precedente. Nella media dei primi sette mesi dell’anno e’ rimasta invariata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A livello europeo, invece, la produzione industriale e’ tornata a salire dopo una frenata di due mesi. Secondo i dati Eurostat, l’indice ha registrato a luglio un +1% nell’Eurozona e +0,7% nell’Ue su base mensile e +2,2% nell’Eurozona e +2% nell’Ue rispetto al luglio 2013.
Tornando all’Italia, vengono confermate dall’Istat le previsioni sui prezzi al consumo ad agosto. Risultano ben quindici le grandi citta’ italiane in deflazione: undici capoluoghi di provincia tra cui Roma, Milano e Torino e quattro comuni con oltre 150.000 abitanti. A livello nazionale, l’Istat rileva un aumento dell’inflazione ad agosto dello 0,2% rispetto al mese precedente ed un calo dello 0,1% rispetto al 2013.