11 settembre – Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha ribadito che l’Italia ha dato la disponibilità per fornire ai combattenti anti-Isis non solo armi ma anche aerei da rifornimento e addestratori.
Ma la Pinotti ha chiesto anche che si giunga ad una “strategia politica condivisa” visto che lo Stato islamico “sta facendo proseliti e ha un progetto specifico diversò’ rispetto ad Al Queda, perchè “vuole costruire uno Stato con un suo esercito” e punta a farlo anche attraverso “una attenta strategia anche comunicativa”.
Per il responsabile del dicastero, se il nostro Paese ha confermato la sua disponibilità a partecipare ad azioni di contrasto all’espansione del cosiddetto Stato islamico dell’Isis nel corso del recente vertice Onu, nel futuro diviene fondamentale sempre più che “ci sia un coordinamento, che non può essere però solo militare” ma che deve vedere “il coinvolgimento dei paesi arabi moderati”.
Pinotti, inoltre ha sottolineato che non si possono sottovalutare i rischi legati alla situazione in Libia: “La Libia si presenta come il prossimo punto debole e rischia di rientrare nella politica di espansione del Califfato”.
Poi vengono a far tagli a noi e si inventano dicendo che non ci son soldi…ma questi magicamente escono per gli Stati che sono in guerra…mah!!!