8 settembre – I poster contro i marò (nella foto tratta dal quotidiano on line Lecce Prima ), specifica il sindaco Perrone, «ben evidenziano la visione del mondo della sinistra “antifascista”», mentre è ancora all’inizio il lavoro dell’amministrazione di quantificazione dei danni provocati nelle strade cittadine dalle scritte lasciate sui muri dai manifestati, con insulti e minacce all’indirizzo dell’ex sindaco Adriana Poli Bortone di Fratelli d’Italia e del consigliere regionale Saverio Congedo di Forza Italia, «rei» di aver partecipato agli incontri promossi dal sodalizio che si richiama alle tesi antimondialiste di Ezra Pound.
«Se le offese ai nostri fucilieri prigionieri in India sono vergognose, frutto della stupidità – spiega Perrone – grave è il silenzio della sinistra regionale dopo le allarmanti intimidazioni subite da esponenti politici del centrodestra» (l’abitazione del consigliere Congedo è stata per giorni presidiata da Digos e polizia per ragioni di sicurezza ndr ). Questa mancata presa di posizione, per il sindaco di Lecce, si spiega solo con «l’atteggiamento della sinistra istituzionale verso questi ambienti radicali, coccolati e sostenuti, in nome di una visione culturale succube delle parole d’ordine provenienti da certi ambienti».
«Le assurdità concettuali sostanziate a colpi di scritte spray – puntualizza Perrone – verranno cancellate, purtroppo con i soldi che gli incolpevoli contribuenti leccesi ci consegnano per il funzionamento e il decoro della loro città. E non bisogna dimenticare che sono stati imbrattati anche tanti muri di abitazioni private, che verranno puliti con le risorse dei proprietari: una spesa davvero imprevista e inaccettabile in tempi di crisi».
«La figuraccia – conclude – che questa sinistra cosiddetta antifascista e cosiddetta pacifista, e chi la difende, hanno rimediato con il corteo non verrà cancellata. Perché è democrazia dissentire da chi non la pensa come te; non è democrazia difendere il tuo punto di vista con i fumogeni e il passamontagna». Il primo cittadino, esponente di punta di Forza Italia in Puglia, ringrazia le forze dell’ordine per aver «avuto sempre equilibrio e nervi saldi» evitando che il corteo degenerasse in «guerriglia urbana».
I manifesti contro i marò degli antagonisti salentini arrivano pochi giorni dopo la coraggiosa presa di posizione di Nichi Vendola che, stigmatizzando la «condotta fallimentare» dei governi, si era esposto pubblicamente per indicare come priorità nazionale «il ritorno in patria dei fucilieri» e aveva attaccato l’inerzia del governo di Nuova Delhi: «L’India – aveva dichiarato – si sta comportando malissimo. Che dopo due anni dalla morte dei pescatori indiani non sia stata ancora formalizzata un’accusa, stride con la cultura di uno Stato di diritto».
Manifesti contro i marò erano già apparsi a Lecce, per le strade del quartiere Rudiae, nel marzo scorso: «Ma quali eroi… sono due assassini» era il loro titolo.
Michele De Feudis il tempo