5 set 2014 – Parlando da Newport dove si avvia alla conclusione il summit della Nato, il segretario generale dell’Alleanza Anders Fogh Rasmussen ha detto che la Nato dara’ vita a una nuova forza di reazione rapida e manterra’ una ”presenza continua” nell’Europa dell’Est. La nuova struttura di Rapid Reaction Force sara’ un’unita’ militare permanentemente in estrema allerta in grado di entrare in azione subito, ogni volta che ve ne sia bisogno e una crisi si profili all’orizzonte.
Nei giorni scorsi Rasmussen aveva evocato una ”forza capace di viaggiare leggera e colpire duro”, una struttura in grado di ”reagire in tempi rapidissimi, con tempi d’avviso davvero minimi”. La Nato dispone gia’ di una ”Response Force”, naturalmente, ma nelle intenzioni di Rasmussen e degli altri responsabili dell’Allenza e’ necessario fare un passo ulteriore mettendo in campo appunto una nuova struttura, piu’ rapida, elastica ed efficace.
Prima di Rasmussen sul tema aveva parlato il premier britannico Cameron che aveva detto che la Gran Bretagna potrebbe contribuire con 3.500 uomini alla nuova Forza di Reazione Rapida della Nato di cui si sta discutendo al summit dell’alleanza in Galles, mentre i colloqui sono dominati dalla crisi ucraina e dalla sfida dei militanti islamici dell’Isis in Iraq e Siria. Il premier britannico ha sottolineato che in questa situazione e’ essenziale che la Nato ”sia in grado di agire piu’ rapidamente… con una forza che possa raggiungere qualsiasi zona del mondo in tempi ridotti, dai due ai cinque giorni al massimo”. asca