4 settembre – Una presenza più muscolare in Europa, un’altra battaglia contro gli estremisti islamici, una nuova centralità per l’Asia. Sono i tre impegni presi dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in questi giorni in Europa per rassicurare l’Estonia e gli altri Paesi baltici sulla volontà della Nato di difenderli dalla Russia, e partecipare al vertice dell’Alleanza atlantica. Tre fronti che metteranno alla prova la politica estera di Obama.
Tre impegni che inevitabilmente, scrive il New York Times, capovolgeranno il piano di Obama di ridurre il budget del Pentagono prima di lasciare la Casa Bianca. Tre fronti che sfideranno anche la dottrina del primo mandato, basata sulla convinzione che bastassero la tecnologia e un uso minimo delle forze militari contro il terrorismo e le ambizioni degli altri Paesi, e ribaltare uno dei principi fondamentali delle due campagne elettorali, ovvero quello di spendere negli Stati Uniti i soldi una volta dedicati agli interventi in Iraq e Afghanistan.
L’attuale viaggio in Europa e il lungo tour in Asia – in autunno, per contrastare il ruolo crescente della Cina – serviranno al presidente a convincere gli alleati che gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di lasciare un vuoto di potere e di permettere che siano i suoi avversari a colmarlo. Allo stesso tempo, dovrà convincere gli americani di poter affrontare questi nuovi conflitti senza riportare il Paese in un altro decennio di grossi impegni militari e numerose vittime. TMNEWS