3 set. – Ennesimo caso di violenza sulle donne in India: il cadavere seminudo di un’adolescente di 16 anni e’ stato ritrovato sulle rotaie di una ferrovia, il giorno dopo quello in cui la giovane era stata costretta a un’umiliante punizione decisa dal ‘consiglio degli anziani’ del suo villaggio, nello Stato del Bengala: gli anziani le avevano imposto di sputare a terra e leccare la saliva, un atto considerato una grve forma di umiliazione, per punirla del fatto che avesse tentato di difendere il padre.
Proprio il padre infatti era stato picchiato perche’ giudicato colpevole, sempre dagli anziani del villaggio, di non aver restituito un debito, il denaro preso in prestito per pagare un trattore. La vittima e’ sparita lunedi’ notte dal villaggio di Dhupguri, nel distretto di Jalpaiguri. Il suo corpo e’ stato ritrovato il mattino seguente, senza abiti: si sospetta dunque che sia stata anche violentata.
I ‘consigli degli anziani’ hanno ancora un’enorme influenza nei poverissimi villaggi della campagna indiana e spesso agiscono come un sistema di giustizia parallelo, per risolvere controversie ed emettere sentenze. L’India ha introdotto leggi piu’ severe per scoraggiare gli stupratori dopo l’enorme ondata di indignazione pubblica scatenata, nel dicembre 2013, dallo stupro di gruppo ai danni di una giovane su un autobus a New Delh, una successivamente morta per la brutalita’ delle ferite riportate.
La polizia adesso ha arrestato tre membri del ‘consiglio del villaggio’: li ha interrogati, ma non ha presentato alcuna accusa; gli anziani del villaggio, al canto loro, hanno tenuto a precisare che non hanno alcuna responsabilita’ nella morte della ragazza e che non hanno aggredito il padre. Dopo l’accaduto, la Federazione Democratica delle Giovani dell’India ha convocato scioperi studenteschi in diverse citta’ del Bengala per chiedere che il governo intervenga contro le “atrocita’ commesse contro le donne”. .