Torpignattara si ribella: cittadini occupano via Casilina
3 sett – “Torpignattara non ci sta”. Con questo slogan ieri, 2 settembre, alcune decine di abitanti sono scesi in strada e hanno rallentato il traffico su via Casilina all’altezza di via dell’Acqua Bullicante.
Il degrado, l’incuria, lo spaccio di droga, ma sopratutto l’escalation di violenza delle ultime settimane hanno convinto gli abitanti che non c’era più tempo per la retorica delle buone intenzioni. L’occupazione di via Casilina ha dunque dato la stura alle proteste di piazza che presumibilmente continueranno nelle prossime settimane.
Scene da guerriglia a Torpignattara, in strada armati di bastoni – La rissa sarebbe scoppiata in seguito ad un furto subito da un negoziante del Bangladesh da parte di un gruppo di rumeni. A quel punto è scattata la rappresaglia dei bengalesi (Video Alessandro Di Meo)
https://www.youtube.com/watch?v=f1SyTmlezNg
LA PROTESTA – La mobiltazione è inziata nel tardo pomeriggio con un’assemblea pubblica che ha visto almeno un centinaio di persone riempire l’aula consiliare di Piazza della Marranella. Intorno alle 21 gli abitanti hanno quindi deciso di occupare via Casilina attraversando le strisce pedonali in continuazione.
Con i trenini della linea Termini-Giardinetti fermi il traffico è stato interrotto di fatto anche in via dell’Acqua Bullicante. Il blocco è durato circa un’ora. Dopo l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri la situazione è tornata lentamente alla normalità.
L’ ASSEMBLEA – Tanti gli abitanti che hanno preso parola nel corso dell’assemblea per concordare le richieste da avanzare al Comune, ma soprattutto decidere se proseguire la protesta seguendo una “via istituzionale” o scendere in piazza. Alla fine, come abbiamo visto, ha prevalso la linea dura e i manifestanti hanno promesso azioni eclatanti come l’occupazione del Municipio.
LASSISMO – Quanto ai contenuti della protesta, come pure nelle precedenti assemblee, si è insistito molto sul contrasto al commercio abusivo e sulla chiusura anticipata degli esercizi – in molti casi gestiti da bengalesi – che vendono alcolici fino a tarda notta. Più in generale molti abitanti hanno accusato le istituzioni di incapacità nel far rispettare le leggi. Un atteggiamento lassista che in un quartiere multietnico come Torpignattara non fa altro che esacerbare i problemi e rischia di far esplodere la bomba dell’intolleranza.
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