Ucraina, Putin: la Russia è una potenza nucleare, nessuno la provochi

PUTIN

 

29 agosto – Il presidente russo Vladimir Putin ha invitato oggi i partner stranieri a tenere sempre a mente che è meglio “non provocare” la Russia, una delle “principali potenze nucleari” del mondo. Putin ha parlato di fronte ai giovani riuniti nel forum Seliger 2014, mentre la Russia è accusata di un intervento diretto nel conflitto ucraino sia da Kiev che dalla Nato.

“Io non penso che venga in mente a nessuno oggi di avviare un conflitto su larga scala con la Russia”, ha detto – secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Ria Novosti – il capo dello stato. “La Russia – ha detto ancora Putin – è lontana dall’essere coinvolta in un conflitto di ampie dimensioni. Noi non lo vogliamo e non lo faremo”.

Tuttavia, ha precisato il presidente, “noi siamo naturalmente sempre pronti a respingere ogni atto d’aggressione. I nostri partner, quale che che sia la loro situazione o la loro linea di politica estera, devono sempre tenere a mente che è meglio non provocare la Russia”.

Putin ha quindi ricordato che la Russia è una potenza nucleare e che è pronta a utilizzare le sue capacità per garantirsi la sicurezza. “Vi ricordo che la Russia è una delle principali potenze nucleari. Queste non sono solo parole, questa è la realtà e, inoltre, noi stiamo rafforzando le nostra capacità di deterrenza nucleare”, ha detto, assicurando che Mosca continuerà “ad accrescere il suo potenziale”.

Dichiarazioni che il presidente dice non essere dirette a “minacciare nessuno” ma a “far sentire sicuri e calmi” e permettere così la Russia a concentrarsi sui piani per migliorare il paese da un punto di vista economico e sociale.

La Russia – scrive Ria Novosti – sta attualmente realizzando un ambizioso programma di riarmo da 640 miliardi di dollari fino al 2020, che dovrebbe rafforzare in maniera consistente l’armamento.

Di fronte ai successi della controffensiva lanciata dai ribelli filorussi questa settimana – che secondo gli occidentali e Kiev è legata a un intervento diretto di Mosca nel conflitto, negato dal Cremlino – Mariupol potrebbe essere la prossima città a cadere nelle mani dei ribelli.

Si tratta di una città abitata da 460mila persone, a 50 km dalla frontiera russa ed è strategica perché, oltre a permettere un corridoio verso Donetsk, garantisce un collegamento terrestre tra Crimea e Russia. Mosca ha annesso nella scorsa primavera la penisola nel mar Nero.

Di fronte alla minaccia, il governatore filo-Kiev della regione, Sergiy Taruta, ha lanciato un appello agli abitanti, affinché costituiscano un “battaglione” per difendersi.

A 40 km a est i ribelli hanno già preso il controllo di Novoazovsk e, secondo un’abitante della cittadini, punterebbero proprio su Mariupol. Ieri Kiev ha affermato che, a conquistare Novoazovsk, sarebbero state truppe russe che hanno attraversato il confine.

Mariupol è  importante perché è il cuore della metallurgia ucraina e sede delle più grandi fabbriche del settore nel paese. Oggi si è tenuta nella città una manifestazione filo-Kiev a cui hanno preso parte migliaia di persone per chiedere un’Ucraina unita e indipendente. tmnews