29 agosto – Come riporta la vocedellarussia, a Kiev la polizia (comandata dal premier non eletto, ma imposto dagli USA con la complicità della UE, tramite un vergognoso colpo di stato) ha arrestato alcune guardie dell’ambasciata russa all’uscita del caffè, tra di loro la guardia personale dell’ambasciatore. Secondo il Ministero degli Affari Esteri russo, ciò è avvenuto nonostante la presentazione dei passaporti diplomatici sotto un falso pretesto: che avessero bombe a mano.
Il Ministero degli Esteri russo insiste sul rilascio immediato del personale dell’ambasciata ed evitare ulteriori violazioni delle convenzioni internazionali sull’immunità diplomatica.
I locali, gli archivi e le pertinenze dell’ambasciata godono delle immunità codificate nella Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche del 1961, ai sensi del cui art. 22, «senza il consenso del capomissione, è vietato agli agenti dello Stato accreditatario accedere [ai locali della missione]. Le stanze, la mobilia, gli altri oggetti che vi si trovano e i mezzi di trasporto della missione non possono essere oggetto di perquisizione, requisizione, sequestro o esecuzione forzata.»
Il personale diplomatico, per consuetudine internazionale, ed altro personale amministrativo, per uso e cortesia internazionale, godono delle immunità diplomatiche, così come codificate dalla già citata Convenzione di Vienna
In altri tempi potrebbe essere un pretesto per la dihiarazione di una guerra…ma forse è proprio questo che stanno cercando di provocare anche oggi.