“Quello che vorrei fare è un appello agli industriali: chi ha i bilanci in ordine deve fare il possibile per mantenere i livelli occupazionali. Bisogna salvare il lavoro, non licenziare. Il mio è un appello alla responsabilità sociale degli imprenditori”. A lanciare l’appello è il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, in un’intervista a Repubblica.
Sul suo tavolo del ministero guidato dall’ex numero uno degli under 40 di Confindustria, ci sono circa 160 dossier di crisi industriali che riguardano oltre 155 mila lavoratori. Quanto ad un possibile intervento sull’articolo 18, caldeggaiato in passato, Guidi ha spiegato: “La mia è un’opinione strettamente personale. Ho sempre detto che maggiore flessibilità in entrate e in uscita sia buona e giusta. Il mon- do è cambiato e si possono cambiare norme ormai datate”.
Ancora sulla questione della flessibilità? Ma lo volete capire che la flessibilità porta ulteriormente licenziamenti? Ma lo volete capire che non si campa con la flessibilità? Ma lo volete capire che l’italiano che si rivolge ad un istituto bancario per un muto questo non viene erogato se non si ha la stabilità economica?