27 agosto – Ammontano a 845 mila euro le risorse regionali assegnate ai progetti dedicati alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Grande Guerra. La Regione ha infatti approvato le graduatorie dei tre bandi emanati lo scorso aprile per finanziare nell’anno in corso studi e ricerche storiche “di base”; eventi e manifestazioni, anche transnazionali; e progetti educativi e didattici inerenti il primo conflitto mondiale. In sede di bando, per le progettualità educativo-didattiche erano stati riservati 180 mila euro, 595 mila euro per gli eventi e 70 mila euro per gli studi e le ricerche storiche.
In tutto sono state presentate 176 domande (38 relative al bando su studi e ricerche, 54 sui progetti educativi e 84 per eventi e manifestazioni), e dei 172 ritenuti ammissibili in base ai criteri predeterminati dai bandi 2014, le graduatorie hanno individuato una trentina di progetti a cui giungerà il finanziamento della Regione.
“La somma di 845 mila euro rappresenta un importo importante ma riteniamo che i progetti beneficiari dei fondi messi a disposizione per questa prima annualità possano considerarsi di alta qualità – ha sottolineato la presidente della Regione Debora Serracchiani – andando tra l’altro ad interessare tanti e diversi ‘aspetti’ della Grande Guerra”.
“Sono indubbi i riflessi turistici sul territorio e, al contempo, di valorizzazione del nostro patrimonio materiale ed immateriale imperniato sulla Grande Guerra – ha osservato la presidente Serracchiani – ma non abbiamo voluto dimenticare l’esigenza di puntare anche su un arricchimento storico e culturale dedicato ai tragici risvolti di quella guerra, che andarono ad incidere con pari virulenza sia sui militari sia sulla popolazione civile”.
Nei prossimi anni il contributo finanziario della Regione sarà orientato, dal 2015 al 2018, secondo i diversi “scacchieri” storici nei quali la guerra si sviluppò: il 2015, pertanto, sarà in particolare dedicato all’area friulana, il 2016 al Goriziano, il 2017 a Caporetto e ,quindi, all’arretramento verso il Piave, che di fatto coinvolse gran parte della regione, il 2018 al ritorno di Trieste all’Italia. tiscali
Intanto Udine le stradis son plene de sbusi (trad. intanto le strade sono piene di buchi)