Tra, la solidarietà dei bagnanti e l’esasperazione dei commercianti, gli abusivi dicono: “Lasciateci lavorare”
24 agosto – Quando lo scorso 9 agosto Alfano ha diramato la direttiva “Spiagge serene”, ha scatenato una vera e propria guerra tra i pro e contro che è cominciata da Vasto dove sul litorale, in mezzo agli stabilimenti balneari, è stata individuata la ‘logistica’ della contraffazione, un deposito di cui una ventina di vù cumprà dormivano insieme a 7 quintali di merce contraffatta.
Questo deposito ha fatto scattare una serie di blitz da parte della Polizia Municipale congiuntamente alla Guardia Costiera, che in molti casi hanno finito per dividere la stessa cittadinanza, portando alla luce la solidarietà di certi bagnanti e l’esasperazione di commercianti che da anni lamentano la concorrenza sleale e illegale degli abusivi.
A Lido di Fermo, un’auto della polizia municipale è stata fermata da una decina di abusivi bloccando il passaggio. Ne sono scaturiti momenti di grande tensione, con i vù cumprà che pretendevano indietro la merce sequestrata poco prima. Al diniego degli, l’auto della Municipale è stata presa a calci e anche l’agente ha avuto la peggio. Per lui sono volati schiaffi e pugni. Poi, prima ce arrivasse la Polizia se la solo presa anche contro le auto in sosta. Turisti e residenti si sono visti gli specchietti delle auto distrutti, i vetri spaccati o le carrozzerie rigate o abbozzate. Atti di rivolta a tutti gli effetti. Al momento ci sarebbero diversi fermi. Altri abusivi si sono dati alla fuga. E questi sono quelli bravi….
Ad Alba Adriatica, un gruppo di turisti ha ostacolato un’operazione che vedeva impegnati in forze Polizia Municipale, Guardia Costiera e alcuni bagnini della zona: qualcuno ha espresso sdegno verso gli agenti, altri si sono frapposti fisicamente tra questi e gli abusivi, impedendone l’identificazione. Dopo blitz, multe, vertici in prefettura e appelli di sindaci e prefetti contro il commercio abusivo, i vù cumprà si sono organizzati e lo scorso lunedì si sono riuniti in un corteo che ha percorso il lungomare di Martinsicuro, per finire al Municipio, dove sono stati ricevuti dal sindaco. La loro richiesta? Una sanatoria che desse loro almeno un’ultima settimana di lavoro sulle spiagge.
Comune di Martinsicuro, protesta dei “vu’ cumprà”: No ai controlli
La protesta dei Vu Cumprà si estende: da Martinsicuro ad Alba Adriatica
La protesta si è spostata ad Alba Adriatica, con lo stesso format e lo stesso obiettivo: un’altra marcia sul lungomare terminata con un sit-in di fronte al Comune: anche qui i manifestanti, stavolta anche più numerosi, sono stati ricevuti da un assessore che anch’egli ha rigettato la loro richiesta di una sanatoria In mezzo a tutto questo, a dimostrare che questa gente, clandestina o regolare che sia, autorizzata o abusiva, è organizzata da forze politiche e sindacati hanno scritto direttamente ad Alfano: “Siamo da molti anni in Italia – scrivono i vù cumprà – i nostri figli sono nati qui, e non siamo delinquenti. Abbiamo deciso di non spacciare droga, di non vendere prodotti contraffatti, di non fare i delinquenti, ma così non possiamo lavorare per fare due soldi e sfamare le nostre famiglie. Chiediamo meno controlli, più tolleranza. Siamo consapevoli di non essere in regola con le leggi italiane, ma non facciamo niente di male. Gli ultimi controlli hanno messo sul lastrico diversi di noi. Ci hanno sequestrato tanta merce che adesso non possiamo pagare. L’accanimento nei nostri confronti è forte, maggiore degli scorsi anni e non ne capiamo il motivo”
“Chiediamo agli amministratori – chiosa il gruppo – di farsi portavoce delle nostre richieste allo Stato italiano e che, a livello locale, vengano concesse autorizzazioni per il commercio itinerante sull’arenile. Quest’anno non sono state rilasciate. Siamo pronti a metterci in regola se ci viene data la possibilità di lavorare”.
Bene, alla luce di queste richieste che verranno sicuramente concesse perchè il “sistema Palestina” funziona da una vita: “o ci aiutate o compiamo atti trerroristici” e così pare essere preso a modello anche dai vù cumprà: “o ci aiutate o spacciamo e rubiamo”. Bene. Se questo sistema funziona perchè non lo prendono da esempio e lo mettono in atto anche i milioni piccoli imprenditori, artigiani e commercianti che hanno sostenuto da sempre il tessuto economico di questo Paese e da qualche anno sono costretti a chiudere o ancor peggio, indotti al suicidio da questo Stato canaglia e usuraio dove il suo punto di forza è l’OPPRESSIONE FISCALE E LO STATO DI POLIZIA TRIBUTARIA?