23 agosto – Sono 130 mila i posti di lavoro in pericolo all’interno dell’Unione Europea a causa dell’embargo russo sui prodotti agroalimentari occidentali.
L’allarme arriva dagli esperti di ING, i quali hanno calcolato il valore della produzione annuale che potrebbe andare in fumo analizzando i dati relativi all’export.
Tenendo conto delle esportazioni dirette, ma anche della filiera (ad esempio, quei soggetti intermedi che riforniscono le aziende le quali poi esportano in Russia) la cifra totale supera i 5 miliardi di euro.
Duramente colpita la Germania, per la quale si prevede un declino della produzione di oltre 900 milioni di euro e 21 mila posti di lavoro a rischio. Per l’Italia si parla invece rispettivamente di 400 milioni di euro e di 9 mila impieghi.
Ma a tremare, vista la grande esposizione delle loro economie alla Russia, sono soprattutto le tre Repubbliche Baltiche. Lituania ed Estonia, in particolare, vedono traballare oltre il 3% del proprio Prodotto interno lordo nonchè due quinti della forza lavoro.
Non capisco perche ubbidiamo ciecamente ad un presidente extracomunitario.