Delfinario di Rimini, fumus persecutionis del corpo forestale

forestale

 

IL DELFINARIO DI RIMINI DENUNCIA LA PERSECUZIONE DI CUI E’ OGGETTO.

Domenica 17 agosto, nel corso di un servizio giornalistico del Tg5 delle ore 20.00 ancora una volta il Corpo Forestale dello Stato ha rilasciato commenti falsi e denigratori nei confronti del Delfinario di Rimini reiterando un attacco persecutorio oramai insostenibile. Per voce della Dott. Irene Davì è stato affermata la buona salute attuale dei delfini di proprietà del Delfinario di Rimini adducendo che sono in cura dall’uso smodato di farmaci e droghe perpetrato negli anni a loro danno. Si sottolinea che l’uso presunto di tali farmaci è in questo momento al vaglio della magistratura e dei periti e che non c’è stata per ora nessuna condanna o conferma della situazione sollevata.

In secondo luogo proprio il Corpo Forestale dello Stato, attraverso l’unità specializzata Cites, organo preposto al controllo degli animali anche in cattività, ha fino ad ora regolarmente controllato e approvato tutti gli anni lo stato di salute ed il benessere dei delfini del Delfinario di Rimini definendolo sempre ottimale, in accordo con le competenti istituzioni veterinarie riminesi dell’AUSL. Prova di questa ottimale situazione è stata in questi 48 anni di esercizio, la grande natalità degli esemplari ospiti al Delfinario definito da più parti competenti in materia il migliore acquario d’Europa.

Pertanto ci stupiamo come ancora si possa denigrare e danneggiare l’immagine del Delfinario e della città di Rimini se non all’interno di quella che ci appare come una persecuzione faziosa, strategicamente studiata che sembrerebbe a vantaggio di qualche altro interesse che non quello della salute degli animali. Ci riserviamo dunque di agire nelle dovute sedi contro coloro che gratuitamente e senza dati veritieri continuano a procurare danni non legittimi e inaccettabili.

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19 agosto – DELFINARIO DI RIMINI: FUMUS PERSECUTIONIS DEL CFS. Continua il “fumus persecutionis” di un funzionario del Corpo Forestale dello Stato che in barba all’abuso d’ufficio, di potere e di mezzi e uomini dello Stato, al fine di soddisfare il proprio accanimento persecutorio nei confronti del Delfinario di Rimini, anche oggi ha fatto sorvolare per ben tre volte la struttura da un elicottero del Corpo Forestale dello Stato durante lo spettacolo dove si esibiscono alcuni leoni marini, mettendo così, in apprensione e allarme il pubblico presente, ma soprattutto i bambini che sono stati ‘ scossi’ da questo gravissimo e ripetuto fatto, incutendo ansia, paura e per alcuni di loro addirittura panico.

Le azioni compiute da questo soggetto giuridico non sono affatto dettate dall’applicazione della legge o ricerca di qualche verità, ma dall’effettiva intenzione di nuocere ad una precisa persona, Monica Fornari, proprietaria del Delifinario e ad una precisa attività di spettacolo, il Delfinario di Rimini, e a tutti i dipendenti.

IL Delfinario di Rimini ha tutte le carte in regola, esiste da quasi 50 anni e dà lavoro direttamente e indirettamente ad almeno 200 dipendenti. Non possiamo consentire ad una persona di fare ciò che, da un anno a questa parte, sta facendo. Invitiamo pertanto le Autorità locali competenti: Carabinieri, Guardia di Finanza e Questura di Rimini a indagare e intervenire per chiarire questa pazzesca situazione di cui parla non solo tutta la città di Rimini, ma ormai tutta l’Italia. Nessuno però interviene. E’ molto più che una vergogna!