Bollettino da 63mila euro per l’imprenditore Simone Casti di Genova: “Equitalia? Sono strozzini”
GENOVA, 18 agosto – 63.403,73 euro da pagare entro lunedì 25 agosto. Il signor Simone Casti, imprenditore genovese proprietario dell’azienda Casti caffè, ha ricevuto la richiesta di Equitalia per regolare i suoi conti con il Fisco. Proprio nel giorno in cui la società incaricata della riscossione dei tributi si è vista piovere addosso il record delle rateizzazioni dei pagamenti, l’imprenditore ha deciso di pubblicare su Facebook la foto del bollettino, ricevendo la solidarietà di molti utenti del social network di Mark Zuckerberg.
“Fino a qualche mese fa, secondo loro, ne dovevo 45 mila – ha scritto l’imprenditore a corredo dello scatto – quindi gli strozzini mi chiedono il pizzo con degli interessi che in pochi mesi sono aumentati di 18 mila euro”. Poi ha precisato: “Sono mesi che non guadagno nulla pur di pagare i dipendenti”. Anche perché, stando a quanto ha raccontato sempre su Facebook Casti, “non ho accumulato alcuna ricchezza, ho fatto lavoro, un servizio e ho dato un contributo allo Stato”. Poi, bollando certe tasse come “impossibili da sopportare”, si è definito “uno che soppravvive e che è costretto a schiavizzare i suoi dipendenti per rimanere sul mercato, per essere competitivo e per non chiudere, per non morire”.
Nel suo commento, infine, Casti ha ricordato come “capisca quegli imprenditori che si sono suicidati perché stanchi di quella vita senza più senso”. Ma niente paura, perché l’imprenditore genovese non è parso intenzionato a seguire questi tragici esempi: “Continuerò a lottare finché potrò, ma poi forse potrò morire e non sicuramente da suicida”.
today.it
Un interesse del 40% è più di quello che chiedono gli strozzini. Equitalia è una mafia legalizzata dal nostro governo non eletto.