14 agosto – La Sua, è l’assenza più ingombrante della nostra scena culturale e giornalistica. Un’assenza, alimentata anche dal silenzio della critica, così che le passioni di ammiratori e detrattori hanno campo libero. Eppure sono sicuro che né gli uni né gli altri conoscano davvero la storia, o meglio, le storie di Oriana Fallaci.
Il suo percorso personale e professionale, è esso stesso un romanzo. Un romanzo tale da appassionare perfino chi ha inchiodato Oriana all’immagine della “mangia islamici” e da sorprendere chi, ammirandola crede di sapere tutto.
Il mio, è un ritratto di Oriana Fallaci in quanto Giornalista e in quanto Scrittore, con uno sguardo imprescindibile al contesto giornalistico e letterario che per Lei hanno sempre rappresentato due facce di una stessa medaglia.
La decisione di dare vita al Memorial Oriana Fallaci è iniziata a maturare il giorno stesso della Sua morte, il 15 settembre 2006. In quella triste occasione i telegiornali di tutte le reti, gli speciali del pomeriggio, della sera e della notte hanno dedicato a Oriana Fallaci fiumi di parole e di commenti, ricostruendone la vita, l’opera, il pensiero e cosa rappresentasse nella storia del giornalismo italiano.Di Oriana, sapevo che aveva scritto diversi romanzi, e che in particolare ce n’era uno, Lettera a un bambino mai nato che aveva avuto un successo mondiale. Di Oriana, conoscevo solo i pezzi e i libri scritti dopo l’11 settembre e le polemiche che avevano suscitato in tutto il mondo.
Oriana Fallaci è l’autrice che incarna compiutamente l’immagine di scrittore, di giornalista e di presenza preponderante e spesso ingombrante nel campo dell’editoria. Ciascun libro è stato un successo, un evento editoriale della letteratura italiana moderna e contemporanea. I libri più famosi nel mondo sono Lettera a un bambino mai nato e Un uomo, ma ogni romanzo è stato tradotto in varie lingue e ha raggiunto tantissimi Paesi. Da I sette Peccati di Hollywood sino a Intervista con il Potere sono milioni le copie vendute in tutto il pianeta da Oriana.
Oriana è stato ed è un caso editoriale, un vero e proprio fenomeno nel campo della comunicazione rappresentato da tutti gli scritti successivi all’11 settembre, dai libri della Trilogia (La Rabbia e l’Orgoglio, La Forza della Ragione e Oriana Fallaci intervista sé stessa-L’Apocalisse), agli articoli sull’argomento comparsi sui quotidiani italiani e internazionali. Ciascun pezzo della Fallaci, esplosivo e senza compromessi, è scoppiato come una bomba nel panorama culturale mondiale innescando una serie di reazioni a catena che hanno posto Oriana al centro di polemiche infinite. Processi, condanne, indignazioni, isolamento: Oriana ha pagato a caro prezzo la sua strenua difesa dell’Occidente dall’ islamizzazione, ma allo stesso tempo ha anche ottenuto, grazie al successo mondiale dei suoi libri, una notorietà mai raggiunta da nessun altra donna prima di lei, come da nessun altro giornalista, come da nessun altro scrittore italiano.
Oggi Oriana Fallaci è la giornalista-scrittore italiana più famosa nel mondo. Il suo nome è legato soprattutto all’Oriana successiva all’11 settembre, ma non si può, non bisogna dimenticare tutto quello che Oriana è stata prima: la reporter di guerra, l’inviata al fronte che ha raccontato i conflitti dalla prima linea, in trincea a fianco ai soldati, e l’intervistatrice eccellente che ha messo a nudo i potenti della Terra. In questi due campi la giornalista Oriana Fallaci si è distinta facendo scuola, diventando un modello per le generazioni di giornalisti a lei successivi.
Oriana, è stata una pioniera: la prima donna italiana inviata in guerra in un conflitto (a Saigon) È stata la prima e l’unica a riunire intorno al suo magnetofono i grandi della Terra. Oriana è stata anche lo Scrittore, come lei stessa ha chiesto di essere ricordata, che ha sempre voluto che fosse messo tra parentesi il suo lavoro di Giornalista e che ai posteri invece passasse l’immagine di una donna che al mestiere di scrivere, alla solitudine della letteratura, ha dedicato tutta la vita, diventando famosa come e più di molti uomini. Per questo sulla sua tomba al Cimitero Evangelico agli Allori, ha voluto che fosse incisa solo la frase “Oriana Fallaci, Scrittore”.
Il Memorial Oriana Fallaci, è dedicato alla vita della Giornalista e dello Scrittore, vita, ripercorsa attraverso le tappe fondamentali: la nascita nella Firenze mussoliniana, il secondo conflitto mondiale, l’ingresso nel mondo del giornalismo, l’approdo alla letteratura, il trasferimento a New York, la battaglia contro l’islamizzazione dell’Occidente, il ritorno in Italia per morire nella sua Firenze, e i numerosi riconoscimenti ottenuti a livello internazionale.
Il campo prediletto di Oriana Giornalista è l’intervista. Le cosiddette “Interviste alla Fallaci”, da quelle politiche e storiche, comparse prima sulla rivista de «L’Europeo», e poi raccolte in Intervista con la Storia nel 1974, Intervista con il Potere nel 2009, quelle con i personaggi del mondo dello spettacolo de Gli Antipatici nel 1963, fino all’auto-intervista di Oriana Fallaci intervista sé stessa-L’Apocalisse, una sorta di testamento spirituale e di congedo dai lettori e dal mondo. Il Giornalismo e le Interviste alla Fallaci non potranno mai più esserci, ma direi il falso se non confessassi che amo l’ultima Oriana: quella cioè successiva all’11 settembre 2001. Amo, la Fallaci paladina dell’Occidente, amo l’Oriana contro l’invasione islamica. Amo quello che scrive nella Trilogia e nei numerosi articoli scritti sul medesimo tema. Amo tutti i romanzi e gli articoli più significativi. Il principale serbatoio di notizie sulla vita e sul pensiero di Oriana è costituito infatti dai suoi stessi scritti.
Il “Memorial Oriana Fallaci”, l’’Evento’, vuole essere un “Omaggio alla Memoria di Oriana Fallaci” e il mio impegno, è scevro da intenti celebrativi e apologetici, e soprattutto, libero dai pregiudizi culturali nei confronti dello Scrittore fiorentino determinati dalle sue posizioni a favore delle nostra Cultura. Il mio intento, attraverso l’istituzione del “Memorial Oriana Fallaci”, del “Premio Oriana Fallaci” e della “Borsa di Studio Oriana Fallaci”, è quello di celebrarne il ricordo, la memoria e offrire l’opportunità a Firenze, ai fiorentini e soprattutto a chi l’ha amata e l’ama, di fare una analisi quanto più oggettiva e più obiettiva possibile, sulla vita e l’opera di una donna che, fuor di dubbio e a prescindere da ogni polemica, ha avuto un ruolo determinante nella vita giornalistica e letteraria del nostro Paese e non solo.
Di Oriana Fallaci, si può non approvare la crociata contro l’islamizzazione, ma, purtroppo i fatti le danno ragione. Con Oriana Fallaci, si può non essere d’accordo per i toni e i modi usati negli ultimi anni, ma ognuno ha il suo stile. Di Oriana Fallaci, si può non condividere il pensiero, ma lo si deve rispettare, ma soprattutto, non si deve oscurare o dimenticare ciò che ha rappresentato nella Storia del Giornalismo italiano: la pioniera delle donne Reporter di guerra, la Giornalista italiana più conosciuta in tutto il pianeta, un’Intervistatrice eccellente, uno Scrittore coraggioso. E una penna straordinaria e forse ineguagliabile.
Il “Convegno in Ricordo di Oriana” dal titolo: “Oriana, Europa, Eurabia” è organizzato dall’Associazione: “Una Via Per Oriana” e si terrà a Firenze il 15 Settembre 2014 alle ore 17 nell’Auditorium del Consiglio regionale della Regione Toscana, in Via Cavour N°4 grazie all’ospitalità del Consigliere Gabriele Chiurli.
Armando Manocchia
Per info: @Armando Manocchia Sito: www.thankyouoriana.it
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