10 agosto – Renzi ci prende per il Pil. La crescita pro capite in coda Ue. Tra i 28 paesi della Ue e fra le 10 principali economie Ocse, l’Italia è il paese con la crescita di Pil pro-capite più bassa. Dal 1996 a oggi, è cresciuto di appena il +2,1%.
L’Italia quindi, è ben lontana dai competitor europei come: Francia +18%, Spagna +24,5%, Germania +25,4% e Regno Unito +31,9%. Inoltre si deve registrare una distanza incolmabile rispetto ai paesi dell’Est e del Nord Europa, cresciuti a tassi che vanno dal +47,8% dell’Ungheria fino al +168% della Lituania, due Paesi non a caso no-euro e no-troika.
A parte i primi 3 anni su 18 senza euro, le responsabilità sono da attribuire non solo alle ruberie dei nostri politicanti, parassiti, ladri e corrotti, ma anche alle debolezze strutturali del nostro paese, alla eccessiva re-pressione fiscale, all’inefficienza e alla burocrazia della p.a. oltre ai costi sfavorevoli all’attività di impresa, ma soprattutto, sono da attribuire all’introduzione dell’euro. Se si esce dall’euro salta l’Europa. Se non si esce dall’euro salta l’Italia!