9 ago. – Gli Stati Uniti “non permetteranno che nasca un califfato in Siria e in Iraq”. Conversando con Thomas Friedman del New York Times, Barack Obama sembra non accorgersi che il califfato e’ gia’ stato proclamato in quelle aree. Il presidente americano si mostra riluttante a un impegno piu’ pesante di quello visto ieri con i bombardamenti mirati nell’area montagnosa di Sinjar, in Iraq, dove si trovano centinaia di persone in fuga dalle persecuzioni dello Stato islamico.
Si puo’ mettere fine al califfato, sottolinea, “solo se sul terreno abbiamo partner in grado di colmare un vuoto”, e il riferimento va alla classe politica irachena, incapace di dar vita a un governo stabile e in grado di assumere il controllo totale del territorio.
Intanto nella notte un nuovo lancio di generi di sopravvivenza (viveri e medicine) e’ stato effettuato dall’aviazione militare americana nell’area di Sinjar. “Le operazioni”, ha spiegato il Pentagono in una nota, “sono partite da diverse basi all’interno dell’area di responsabilita’ del Comando centrale degli Stato islamico. Due cargo hanno lanciato un totale di 72 casse di forniture”. Gli aerei da trasporto eran scortati da due caccia F-18 decollati dalla portaerei George H.W.Bush, posizionata nel Golfo. (AGI) .