4 agosto – L’immigrazione nel Regno Unito dai paesi membri all’Unione europea dovrebbe essere limitata: è quanto sosterrà oggi il vicepremier britannico, Nick Clegg, in un discorso che ha l’obiettivo di lanciare un dibattito cruciale sul controllo dell’immigrazione nel paese a nove mesi dalle elezioni generali.
Secondo una copia del discorso ottenuta dall’Afp, il leader dei liberal-democratici proporrà un rafforzamento dell’attuale sistema europeo di integrazione. Al momento, i nuovi membri dell’Ue devono attendere fino a sette anni prima che i loro cittadini possano acquisire il diritto di vivere e lavorare stabilmente in altri paesi dell’Unione. Clegg sosterrà l’esigenza di un prolungamento di questo periodo di attesa a causa delle differenze economiche tra i diversi Stati.
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Per il vicepremier britannico, paesi come il Regno Unito dovrebbero avere il diritto di porre un limite agli ingressi a fronte di un flusso di migranti ritenuto insostenibile. “E’ normale – e lo dico come filoeuropeo – che si riformi la libertà di movimento. Non si tratta di chiudere la porta, ma di stabilire il flusso di persone che entrano nel Regno Unito in maniera prudente e onesta”, è l’opinione di Clegg.
“E’ interesse di tutti coloro che vivono qui – che siano nativi del Regno Unito oppure no – essere sicuri che assieme a un nuovo membro dell’Ue non ci siano sorprese o preoccupazioni”, secondo il leader liberal-democratico. tmnews