L’Azerbaigian (socio NATO) bombarda l’Armenia

Azerbaijan

3 ago –  L’Azerbaigian,  bombarda l’Armenia. L’esercito azero sta sparando sulle posizioni di combattimento armene con lanciagranate, mortai, impianti anti-aerei, granate termobariche. (qui il video) Le forze armate azere non si fermano cercando di penetrare le posizioni degli armeni. Frequente bombardamentI ci sono anche presso gli insediamenti di frontiera. Giorno dopo giorno il numero delle perdite aumenta da entrambe le parti.

Da oltre vent’anni Azerbaigian e Armenia sono in guerra per il controllo sul Nagorno-Karabakh. Un conflitto che ha fatto trentamila morti e centinaia di migliaia di rifugiati. Questo territorio, a maggioranza armena, situato nel Caucaso meridionale, nel 1991 (dopo il crollo dell’Unione Sovietica) si autoproclamò indipendente dall’Azerbaigian.

Seguirono un referendum ed elezioni ma, nel gennaio dell’anno seguente, la reazione militare azera fece scoppiare il conflitto che si concluse nel 1993 con un cessate il fuoco.

L’Azerbaigian è una piccola repubblica del Caucaso meridionale divenuta indipendente dall’Unione Sovietica nel 1991. La politica estera azera si è caratterizzata da allora con la creazione di una rete di legami politico-economici con Nato ed Unione Europea in primis. Atteggiamento, questo, che ha creato non pochi malumori con la Russia.

Tramite naturale fra l’Azerbaigian e l’Occidente è stata la Turchia.  Oltre a possedere rilevanti risorse di petrolio e gas (treccani), l’Azerbaigian è assurto a snodo centrale per la realizzazione di un ‘corridoio energetico est-ovest’, promosso dagli Usa e in grado di collegare i giacimenti centro-asiatici ai mercati europei attraverso il Caspio e la Turchia, aggirando le esistenti rotte russe a nord e le potenziali rotte iraniane a sud. A seguito degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 agli Usa e del lancio dell’operazione Enduring Freedom, si è inoltre notevolmente approfondita la rilevanza geostrategica dell’Azerbaigian quale testa di ponte per le operazioni Nato e statunitensi in Asia centrale.

19/07/14. (agccommunication) L’Azerbaijan continua la sua cooperazione con la NATO e le riforme per l’integrazione agli standard richiesti. Lo ha detto il vice ministro della Difesa dell’Azerbaigian, durante un incontro del tenente generale Kyaryam Veliev con i media. Fonte Trend.

Veliev ha quindi smentito le notizie di alcuni media secondo cui l’Azerbaigian non intende integrarsi nella NATO e ritorna al sistema militare russo post-sovietico. «Stiamo cooperando con la NATO e ci muoviamo in quella direzione» ha detto Veliyev.

Come racconta analisidifesa

Nel mese di maggio 2014 la Difesa Aerea della Repubblica dell’Azerbaigian ha portato a termine un’esercitazione finalizzata alla valutazione operativa del personale e del sistema d’arma S-300. La notizia, pubblica sul sito del quotidiano Azernews.com, precisa che all’attività addestrativa ha partecipato un’unità S-300PMU-2 Favorite (SA-20B Gargoie); l’esercitazione ha simulato la violazione dello spazio aereo da parte di un velivolo ostile che, intercettato dal radar di acquisizione 64N6E2, è stato probabilmente “centrato” da un missile superficie-aria 48N6E2. Dal 5 all’8 maggio l’esercito azero ha inoltre effettuato la “Garaheybat 2014″, manovra giocata nel Centro di Addestramento d Garaheybat, distretto di Garadagh a sud di Baku. L’esercitazione, svolta con la supervisione della NATO nel quadro dell’Operational Capabilities Concept (OCC), ha visto la partecipazione di circa 900 militari, 100 mezzi, e quattro elicotteri.
L’Azerbaigian, che punta a raggiungere gli standard militari dell’Alleanza Atlantica, partecipa al contingente ISAF iun Afghanistan con 90 unità e in passato ha preso parte alle operazioni NATO in Kosovo.