31 luglio – “Le cose vanno cambiate non perchè noi abbiamo bisogno di tempo, ma perchè sennò salta l’Eurozona”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, nella replica al dibattito della Direzione Pd.
Renzi è ripartito dalla sua frase “che neanche ricordavo di aver detto” sul fatto che “non siamo in un percorso virtuoso”. Frase che “sta scuscitando un casino nelle redazioni”. E allora il premier spiega: “Non è la situazione economica che avremmo voluto vedere. Ma anche il governo precedente immaginava una ripresa che non sta arrivando, o comunque che sta arrivando in maniera meno forte. Quindi nella sostanza politica il fatto che sia l’idea il luogo dove fare la battaglia è un punto centrale”.
Sul quale già “ci sono stati degli elementi di successo” come l’aver “ottenuto quel documento che ha portato Juncker a dire dei 300 miliardi per investimenti. Poi magari non lo farà, ma resta che l’Europa deve cambiare approccio”. E poi “il patto europeo è anche ‘di stabilità’, ed è la prima volta che viene riconosciuto in un documento. E non è stato facile. Perchè scontiamo un pregiudizio: noi non abbiamo fatto tutto quello che è nelle nostre possibilità per riprendere a correre. Se lo avessimo fatto la nostra autorevolezza in Europa sarebbe molto più forte”.
“Sono convinto, certo e sicuro che l’Italia è nelle condizioni di guidare la ripresa dell’Europa. Ma” questo processo “o lo fa il Pd non lo fa nessuno”, ha detto Renzi alla direzione Pd. “Saluto con grande attenzione ciò che ha detto Juncker” sugli investimenti annunciati: “Lo aspettiamo alla prova dei fatti. E’ un risultato del Pse aver portato Juncker a dire le cose che ha detto. Ora bisogna vedere se lo fa”, ha spiegato il premier.
La situazione economica – “La situazione economica nella quale siamo non è quella che avremmo voluto vedere. Si immaginava ripresa a livello europeo che non sta arrivando o sta arrivando in modo meno forte”: lo ribadisce Renzi. “A me settembre non fa paura, non perché sono uno scriteriato ma perché vedo i dati”, ha poi spiegato soffermandosi sulla crisi economica nella replica finale.
Eurozona a rischio – L’Italia va “non per chiedere tempo” ma per “fare una battaglia per cambiare verso” e a dire che “le cose vanno fatte sennò salta l’Eurozona”. E sugli 80 euro: “Ricordo a tutti che gli 80 euro a 10 milioni di famiglie non sono un tentativo di bacchetta magica per rimettere in moto la competitività del Paese, sono prima di tutto un fatto di giustizia sociale, dopo anni in cui si sono aumentati gli stipendi megamilionari ai manager” abbandonando le famiglie.
Renzi, ma davvero pensi e credi che questi 80 euro ci abbiano salvato dalla fame? Ma ci stai prendendo gusto a prenderci per il culo? 80 euro contro i vostri stramaledetti super guadagni? 80 euro sono un modo come un’altro carta igienica, fanno reddito e non servono a un ca@@o!!!