Presidio di protesta per l’assegnazione del Castello di Montarrenti ai clandestini

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30 luglio – Presidio di protesta per l’assegnazione del Castello di Montarrenti ai clandestini. Un Presidio spontaneo di protesta, si terrà a partire dalla mattina di Sabato primo Agosto in localita’ Castello di Montarrenti in prossimita’ del centro abitato di Rosia (Siena). L’iniziativa è promossa da un neonato Comitato Per la Liberazione del Castello di Montarrenti.

L’intervista: “Rappresenta una legittima reazione della Comunità – ci dice Tiziana Farinazzo, che insieme a Claudio Modola rappresentano il Comitato – alla assegnazione della storica struttura che faticosamente e dispendiosamente la Collettività Nazionale ha ristrutturato a proprie spese e che le Istituzioni in-competenti hanno poi dato in uso a un gruppo di clandestini ormai ‘ospiti’ da 3 mesi.”

“Vorremmo far notare – aggiunge Claudio – che il recupero del Castello di Monterrenti è parte integrante di un progetto di valorizzazione del territorio e questa ‘occupazione’, è davvero motivo di preoccupazione. Insomma, proprio non ci voleva.” “Non ci voleva – incalza Tiziana – perchè è una operazione in sfregio e spregio a qualsiasi valutazione di ordine Storico-Culturale che la testimonianza architettonica del Castello suggerisce, inoltre, vanifica la destinazione originaria prevista a vantaggio del territorio e della nostra Comunità.”

La gestione di questa operazione in coda a Mare Nostrum, con generosi fondi destinati al mantenimento degli ‘ospiti a Castello’ e’ stata affidata all’Arci che, in barba al “Politicamente Corretto” e la frenesia ideologica che gli appartiene accusano di xenofobia chiunque voglia cercare di comprendere e discutere questa decerebrata iniziativa, pur consapevoli che così facendo ottengono il risultato di esporsi al più che legittimo sospetto di un vero e proprio tornaconto scarsamente connesso con l’attività onlus e umanitaria.

Montarrenti è soltanto una delle 300 iniziative di accoglienza approvate e finanziate dallo Stato lungo tutta la penisola , molte delle quali ormai preda della criminalita’ organizzata che nella penetrazione massiva Africana e medio-Orientale vede una selvaggia opportunita’ di profitto a danno di un equilibrio etnico sociale al quale ogni cittadino Italiano ed Europeo avrebbe il diritto di aspirare. “Noi – continua Tiziana – accusiamo le autorita’ Regionali e Centrali di avere ceduto alla logica del suicidio identitario, della violazione del legittimo sentimento popolare di autopreservazione e di incoraggiare una illusione micidiale nell’immaginario di Popoli da noi distanti sotto tutti i profili esaminabili circa una accoglienza follemente generosa in un periodo di assoluto malessere per il nostro Popolo per il quale, con diritto incontestabile, esigiamo una precedenza risolutiva sul piano dei problemi di alloggio, di occupazione, di assistenza medica e di protezione Sociale.”

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“Ancora piu’ grave – aggiunge Claudio – è l’aspetto riguardante l’abbandono criminoso da parte delle autorita’ governative di Cittadini Italiani colpiti dall’emergenza economica assoluta in corso e ridotti allo status di “Senza Tetto”, di questuanti fuori dai Palazzi della casta o di coloro che rovistano nella spazzatura e cassonetti dopo i mercati. A questi cittadini italiani, l’assegnazione del Castello di Montarrenti a immigrati illegali, appare come l’ultima dimostrazione di una discriminazione intollerabile che inevitabilmente incoraggia il Paese ad un pericoloso clima di odio razziale, in forte contraddizione con la riconosciuta tolleranza secolare propria della nostra Cultura Nazionale.”

Il Presidio al Castello di Montarrenti – ci tengono a precisare – non esprime in alcun modo improbabili discriminazioni di ordine biologico, religioso o culturale e non subisce tentazioni di confronto violento e quindi di inaccettabile illegalita’. Il Presidio esprime un malessere reale e diffuso e il bisogno di esprimerlo nel quadro di una volonta’ e di un diritto internazionalmente riconosciuto alla protesta Civile. “Confidiamo inoltre – aggiunge Claudio – sugli organi di Stampa per una necessaria Onesta’ intellettuale e quindi li invitiamo alla corretta deontologica al fine di provvedere ad una informazione non deformata da odiose pregiudiziali ideologiche, offrendo a tutte le parti coinvolte nella specifica vicenda così come nel quadro generale del fenomeno , la opportunita’ di espressione e confronto che merita ed esige.

” IL COMITATO PER LA LIBERAZIONE DEL CASTELLO DI MONTARRENTI.

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