30 LUG – Nei Paesi Ue, in media, il tasso di occupati nazionali supera quello degli stranieri, tranne che in Italia, a Cipro, Lituania e Repubblica Ceca dove gli stranieri che lavorano sono più numerosi. Secondo le statistiche di Eurostat, il tasso di occupazione dei cittadini ‘nazionali’, cioè provenienti da uno Stato membro, è 68,9%, mentre quello dei non europei si ferma a 56,1%.
Ribaltati i numeri dell’Italia, dove è impiegato il 59,5% degli italiani, il 60,1% degli stranieri non europei e il 65,8% degli stranieri provenienti da un altro Stato Ue.
Per Cipro i numeri sono ancora più indicativi: lavora il 66,8% dei ciprioti contro il 74,3% dei non-Ue. Anche nella Repubblica Ceca gli stranieri non europei occupati superano i cechi (79,5% contro il 72,4%). E pure la Lituania si allinea: gli occupati lituani sono il 69,8%, quelli non-Ue il 70,8%.
Per quanto riguarda la disoccupazione, quella dei cittadini non-Ue (21,3%) è il doppio di quella degli europei (10%).
Tanto gli Italiani sono dei vigliacchi, parlano, si lamentano ma nessuno vuole veramente fare qualcosa per cambiare le cose.
tutto merito della cgil che perdendo iscritti e quindi soldi per l’abbandono degli italiani va’ a cercare adepti nel nord africa, li istruisce, forse paga il biglietto agli scafisti, e in italia li fa’ assumere, li protegge e li munge. una schifezza che i giornali non denunciano abbastanza e che il parlamento non blocca.