30 lug. – La Libia, a tre anni dalla caduta di Muammar Gheddafi, è ormai precipitata nel caos ed è preda delle milizie. L’ex vice premier Mustapha Abushagur è stato protagonista di un sequestro lampo a Tripoli e la capitale è sotto la minaccia del grave incendio divampato domenica dopo che un razzo ha colpito un deposito di carburante. Le ultime ore sono state segnate dalla fuga degli occidentali della Libia.
Dopo due giorni di sanguinosi scontri in una base militare a Bengasi tra le milizie islamiste di Ansar al Sharia e le forze di al Saiqa, fedeli al generale in pensione Khalifa Haftar, si contano 75 cadaveri. Lo ha riferito la Croce Rossa, spiegando che piu’ di 50 corpi sono stati recuperati all’interno della base militare, da cui le forze speciali si sono ritirate ieri. Altri 25 cadaveri sono stati portati negli obitori degli ospedali della citta’, secondo quanto accertato da fonti mediche.
Vista la situazione calda la Francia ha evacuato dalla Libia quasi 50 tra cittadini francesi e britannici, tra cui l’ambasciatore francese in Libia. L’evacuazione e’ avvenuta con una nave: i francesi sono circa 40, i britannici 7.
Secondo il portavoce del governo di Parigi, Stephane le Foll, la nave con a bordo le persone evacuate, compreso l’ambasciatore Francois Gouyette, raggiungera’ il porto di Tolone, nel sud della Francia. Le Foll ha aggiunto che l’ambasciata a Tripoli e’ stata chiusa a titolo temporaneo per ragioni di sicurezza. I francesi presenti nel Paese nord-africano erano gia’ stati invitati a lasciarlo almeno fino a quando la situazione non sara’ migliorata. “Abbiamo adottato tutte le misure necessarie per consentirlo”, ha assicurato il portavoce governativo. .