Guerra valutaria: Addio petrodollari. Le tensioni da Guerra Fredda spingono Mosca a correre ai ripari
30 luglio – (WSI) – La Russia e le sue banche continuano ad accumulare riserve auree. I lingotti detenuti erano pari a 1.094,8 tonnellate in giugno, per un rialzo mensile di 18,6 tonnellate.
La crisi in Ucraina e il raffreddarsi dei rapporti con l’Occidente hanno spinto Mosca a correre al riparo.
Parlando in termini di once, l’oro detenuto da Mosca è cresciuto di 500 mila once a 35,197 milioni di once in giugno, dalle 34,656 milioni di once di maggio. La Russia diventa così il quinto maggiore detentore di oro al mondo dietro a Usa, Germania, Italia e Francia.
La Cina, che è anche il paese con il più alto numero di risparmiatori che comprano oro, non ha comunicato i dati dal 2009 e pertanto le 22,89 milioni di once, ossia 1.054,1 tonnellate rimangono cifre irrealistiche.
Cinque anni dopo è probabile che le riserve auree siano più alte di appena l’1% delle riserve in moneta straniera. Indicativamente si può stimare che siano cresciute di due, tre volte.