28 lug 2014 – Sequestro di persona e lesioni personali. Sono queste le accuse con cui un cittadino marocchino di 34 anni, domiciliato presso il complesso “Le Salzare”, e’ stato arrestato dai carabinieri della stazione di Marina Tor San Lorenzo. La richiesta d’aiuto e’ stata fatta dalla donna, una giovane romena di 20 anni. Lei ha spiegato di trovarsi reclusa nell’abitazione dove, da circa 7 mesi, viveva con il suo convivente, padre del figlio che porta in grembo.
L’immediato intervento dei carabinieri, con la collaborazione dei vigili del Fuoco, ha permesso la liberazione. In casa, i militari hanno potuto costatare l’effettivo stato di segregazione della donna. Sono stati poi riscontrati sul corpo della giovane segni ed abrasioni, soprattutto su gambe e braccia. Non solo. I carabinieri, durante la perquisizione dell’abitazione, hanno trovato anche gli oggetti – un cavo elettrico e un bastone – con cui il 34enne marocchino era solito malmenare la giovane.
Considerate le circostanze, la donna e’ stata portata agli Ospedali riuniti di Anzio e Nettuno per gli accertamenti e le cure del caso. I militari, attraverso un immediata attivita’ investigativa, hanno ricostruito gli ultimi mesi di violenze fisiche e psicologiche a cui era stata costretta la 20enne. “Da tre mesi il mio compagno non mi permette di uscire”, ha spiegato.
In breve i carabinieri della Stazione di Marina di Tor San Lorenzo hanno rintracciato e arrestato l’aguzzino, che nel frattempo stava trascorrendo del tempo libero al bar del paese. Il nordafricano e’ stato trattenuto in caserma, dove rimarra’ a disposizione dell’autorita’ giudiziaria per il giudizio direttissimo. ASCA