28 lug 2014 – ”Fonti assolutamente attendibili parlano di una lettera in arrivo per il governo italiano. Come il 5 agosto 2011 una missiva fu inviata all’esecutivo Berlusconi senza che nessuno o quasi ne sapesse nulla e fuori da qualsiasi prassi o regola istituzionale, nei prossimi giorni una lettera simile pare sara’ indirizzata a Matteo Renzi e al suo governo”.
Cosi’ Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un editoriale pubblicato da ”Il Giornale”. ”Il mittente sara’ lo stesso di 3 anni fa – prosegue l’ex-ministro- : la stessa persona che allora agi’ quasi per disperazione, perche’ a capo, sia pur ancora in tandem con il suo predecessore, di una istituzione al tempo impreparata alla crisi e impotente dinnanzi ad essa. E che oggi invece agisce con una consapevolezza maggiore, avendo alle spalle (si fa per dire), e non davanti tutta ancora da capire, la crisi che in questi 3 anni, via mercati finanziari internazionali, ha colpito i debiti sovrani degli Stati e ha messo a rischio la stessa sopravvivenza della moneta unica”.
Quindi Brunetta conclude: ”Chissa’ se il governo di oggi, se mai arrivasse la lettera, sara’ in grado di rispondere, in questa estate-autunno, in maniera tanto tempestiva come fece il governo Berlusconi 3 anni fa”.
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Ecco di seguito il testo della lettera inviata al governo italiano nell’agosto 2011.
«Caro Primo Ministro,
Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea il 4 Agosto ha discusso la situazione nei mercati dei titoli di Stato italiani. Il Consiglio direttivo ritiene che sia necessaria un’azione pressante da parte delle autorità italiane per ristabilire la fiducia degli investitori.
Il vertice dei capi di Stato e di governo dell’area-euro del 21 luglio 2011 ha concluso che «tutti i Paesi dell’euro riaffermano solennemente la loro determinazione inflessibile a onorare in pieno la loro individuale firma sovrana e tutti i loro impegni per condizioni di bilancio sostenibili e per le riforme strutturali». Il Consiglio direttivo ritiene che l’Italia debba con urgenza rafforzare la reputazione della sua firma sovrana e il suo impegno alla sostenibilità di bilancio e alle riforme strutturali.
Il Governo italiano ha deciso di mirare al pareggio di bilancio nel 2014 e, a questo scopo, ha di recente introdotto un pacchetto di misure. Sono passi importanti, ma non sufficienti.
Nell’attuale situazione, riteniamo essenziali le seguenti misure: 1.Vediamo l’esigenza di misure significative per accrescere il potenziale di crescita. Alcune decisioni recenti prese dal Governo si muovono in questa direzione; altre misure sono in discussione con le parti sociali. Tuttavia, occorre fare di più ed é cruciale muovere in questa direzione con decisione. Le sfide principali sono l’aumento della concorrenza, particolarmente nei servizi, il miglioramento della qualità dei servizi pubblici e il ridisegno di sistemi regolatori e fiscali che siano più adatti a sostenere la competitività delle imprese e l’efficienza del mercato del lavoro.
a) E’ necessaria una complessiva, radicale e credibile strategia di riforme, inclusa la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali e dei servizi professionali. Questo dovrebbe applicarsi in particolare alla fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala.
b) C’é anche l’esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d’impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende e rendendo questi accordi più rilevanti rispetto ad altri livelli di negoziazione. L’accordo del 28 Giugno tra le principali sigle sindacali e le associazioni industriali si muove in questa direzione.
QUESTA LA RISPOSTA DEL GOVERNO ITALIANO (BERLUSCONI) ALLA UE-BCE >>