26 luglio – Il sindaco di Verona Flavio Tosi in passato e’ stato oggetto di critiche per via di alcune prese di posizioni non condivise dalla base elettorale leghista ma di sicuro nessuno avra’ da ridire sulla vittoria da esso ottenuta contro l’Unione Europea a favore dei cittadini di Verona.
Tutto e’ iniziato quando anni fa fa la Commissione europea aveva aperto un’inchiesta nei confronti dell’Italia in relazione alle norme di accesso all’Edilizia residenziale pubblica del Comune di Verona. La commissione contestava al Comune la violazione del diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri.
Il Comune infatti aveva previsto dei punteggi aggiuntivi da assegnare a chi risiede da tempo in città, ma per i moralizzatori amanti delle frontiere spalancate ad ogni costo questo parametro “costituiva una discriminazione indiretta ai danni dei cittadini migranti e in violazione del diritti Ue”.
Nonostante le pressioni di molti “europeisti” e dello stesso ministro italico degli affari europei, a distanza di 4 anni la procedura è stata archiviata, dando di fatto ragione al sindaco di Verona il quale giustamente esulta: ”Scegliendo di provare a difenderci, rispetto a quella che era palesemente un’interpretazione errata da parte della Commissione europea abbiamo fatto salvo il diritto non solo dei cittadini residenti nel Comune di Verona, ma anche quello di tantissimi altri cittadini residenti in altri Comuni d’Italia, dove si applicano le stesse regole per l’accesso alle abitazioni di edilizia popolare.
Ancora una volta il Governo italiano ha dimostrato la sua straordinaria debolezza e la sua totale subalternità all’Europa: invece di difendere la sua comunità, si è limitato a passare le carte e a farci presente che se fossimo stati condannati avremmo dovuto pagare di tasca nostra le sanzioni. A fronte di questo atteggiamento, noi abbiamo scelto invece di difendere il diritto dei cittadini residenti da più anni nel nostro comune: se avessimo ottemperato subito a quanto ci era stato richiesto, infatti, chiunque fosse arrivato dall’Europa avrebbe avuto lo stesso diritto di chi vive e lavora nella nostra città da molto tempo (almeno otto anni)”.
Indubbiamente questa vittoria dimostra che in Italia e’ ancora possibile introdurre delle norme che permettano ai comuni di dare priorita’ ai residenti nell’assegnazione di case popolari e sicuramente altri sindaci potrebbero seguire l’esempio di Tosi senza alcun problema.
Ovviamente cio’ non avviene e forse non e’ un caso che questa notizia e’ stata riportata solo dal quotidiano svizzero Il Mattino e da qualche altro blog e censurata dai giornali di regime perche’ evidentemente il governo non vuole che i cittadini italiani siano informati.
Da parte nostra invitiamo tutti i nostri lettori a protestare davanti ai loro comuni e a chiedere che seguano l’esempio del comune di Verona perche’ quello che ha fatto Flavio Tosi non e’ razzismo ma buonsenso.
GIUSEPPE DE SANTIS – Londra.