Confermato il ‘Teorema’ di Ferradini: per le donne zero leggi in amore

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26 luglio – “Non esistono leggi in amore”, concludeva il cantautore Marco Ferradini nella canzone che lo ha consacrato, la sempreverde ‘Teorema’. Parole dettate dall’esperienza sul campo, che hanno suscitato diversi interrogativi nei latin lover del Belpaese, ma ora uno studio sembra confermare scientificamente le sue teorie sulle donne. Secondo un team internazionale di ricercatori – del Centro interdisciplinare di Herzliya (Israele) e delle università statunitensi di Rochester (New York) e dell’Illinois a Urbana-Champaign – gli uomini rispondono a meccanismi di attrazione molto più elementari rispetto alle donne: al primo appuntamento la ‘scintilla’ scatta per una ragazza carina e comprensiva che ai loro occhi appare anche più femminile e sessualmente desiderabile.

Diverso è il discorso per le donne che, nonostante i tre studi condotti dagli scienziati e pubblicati sulla rivista ‘Personality and Social Psychology Bulletin’, restano un mistero. Secondo le loro analisi sulle interazioni fra i sessi, canzoni d’amore, rose e ‘spremute di cuore’ – di cui parla Ferradini – non funzionano automaticamente con il gentil sesso. O quantomeno non fanno scattare l’amore a prima vista. Anzi. Uno degli studi prevedeva che a un gruppo di donne e uomini reclutati venissero prima mostrate delle foto di potenziali partner e poi venisse chiesto di interagire con una persona comprensiva e con una rude e disinteressata ai problemi altrui. Il risultato è stato che mentre sugli uomini la dolcezza e l’interesse femminile scatenava anche attrazione, per le donne l’alchimia non era automatica, anzi la strategia della comprensione a volte sortiva l’effetto opposto, respingente.

Le donne, spiegano i ricercatori, sono più caute dell’uomo nell’interpretare le espressioni di interesse di un estraneo e non sembrano condizionate dalle attenzioni. Le loro reazioni sono variabili e “alcune ragazze interpretano gli atteggiamenti maschili particolarmente comprensivi in modo negativo – spiega il ricercatore principale dello studio, Gurit Birnbaum – Si sentono a disagio di fronte a un nuovo conoscente che cerca di essere troppo vicino. Questi sentimenti possono compromettere anche l’attrazione sessuale. Altre donne invece percepiscono esattamente l’opposto”. Mentre l’uomo tende a fidarsi e non riflette più di tanto sui secondi fini, per il gentil sesso tutto dipende da come vengono interpretati gli atteggiamenti.

Ai primi appuntamenti il significato che si dà a un comportamento comprensivo è mediato da aspettative specifiche di genere. Le donne non percepiscono l’uomo gentile e interessato meno macho, ma non lo trovano automaticamente attraente. Lo studio, concludono i ricercatori, riesce a spiegare le regole dell’attrazione che guidano l’uomo ma non svela il segreto per far capitolare una donna. “Ancora non sappiamo perché risulta meno attratta sessualmente da un estraneo comprensivo. Il suo lasciarsi andare potrebbe non necessariamente avere a che fare con l’essere ‘carino’ – avverte Birnbaum – Le donne potrebbero percepire questo atteggiamento inappropriato e manipolatorio (per esempio orientato a ottenere un incontro sotto le lenzuola) o vedere il partner troppo ansioso di piacere, quasi ‘disperato’, e dunque meno attraente. O ancora vulnerabile e poco dominante. Forse – conclude lo scienziato – gli uomini dovrebbero andarci piano, se il loro obiettivo è instillare desiderio sessuale”. Nel dubbio meglio seguire la lezione di vita di ‘Teorema’. adnkronos