25 luglio – Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha lanciato un appello per una “tregua umanitaria” immediata a Gaza fino alla festa dell’Eid al-Fitr, che la settimana prossima segnerà la fine del Ramadan, il mese sacro per i musulmani. “In quest’ultimo venerdì del Ramadan, chiedo una pausa umanitaria immediata e incondizionale dei combattimenti nella Striscia di Gaza e in Israele, che duri per tutto il periodo delle festività dell’Eid al Fitr”, ha dichiarato Ban.
L’unica soluzione attualmente in discussione è il piano per una tregua umanitaria di sette gironi presentato dall’Egitto e trasmesso a Israele dal Segretario di Stato americano John Kerry: non è chiaro tuttavia se il gabinetto di crisi del governo israeliano, riunitosi in giornata, abbia accettato l’offerta o si sia diviso sull’eventualità di una tregua.
Altrettanto incerto, poi, rimane anche l’assenso di Hamas, nonostante si siano impegnati in prima persona i ministri degli Esteri di Turchia e Qatar, principali referenti politici (e finanziari) dell’organizzazione palestinese, che non nutre alcuna fiducia nel nuovo governo egiziano, contrario ai Fratelli Musulmani di cui Hamas era un’emanazione diretta.