Taglio degli stipendi, protesta dei dipendenti della Camera

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24 luglio – Arrivano i tetti retributivi per i dipendenti di Camera e Senato. Gli Uffici di presidenza di Montecitorio e Palazzo Madama, riuniti in contemporanea, hanno fissato quello massimo, relativo ai Consiglieri Parlamentari, in 240mila euro all’anno al netto della contribuzione previdenziale (l’8,8% della retribuzione).

Un lungo e polemico applauso, con annesso coretto “Bravi, Bravi, Bis!” e “grazie!” di numerosi dipendenti di Montecitorio in attesa, ha salutato l’uscita dei componenti dell’ufficio di presidenza della Camera al termine della riunione che ha dato l’ok alle linee guida per iniziare la contrattazione sulla applicazione dei tetti salariali.

La contestazione più vibrante è stata per la vicepresidente Marina Sereni, che ha la delega sul personale (“Bel capolavoro, grazie”!, le è stato urlato nel corridoio dei ‘busti’ da decine di lavoratori); ma gli applausi da sfottò sono toccati anche ai questori ed ai Cinque Stelle Luigi Di Maio e Riccardo Fraccaro. Una contestazione mai vista nei solitamente ovattati e silenziosissimi corridoi di Montecitorio, dove non si era mai assistito ad una iniziativa così massiccia dei dipendenti, che si oppongono duramente ai tagli e protestano per il fatto di non essere stati ammessi all’Ufficio di presidenza. ansa

3 thoughts on “Taglio degli stipendi, protesta dei dipendenti della Camera

  1. Salvo qualcuno li manderei a casa tutti. Tanto la maggior parte di loro sono in quei posti con stipendi da favola, non per merito ma per raccomandazione. Cacciamo questi parassiti!

  2. 240 mila euro netti? E sti individui osano anche protestare? Ma hanno mai provato a vivere con 1000 al mese e 600 di affitto?

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