24 luglio – Dal 21 giugno 2014, data dell’avvio della collaborazione con la Marina Militare per l’operazione Mare Nostrum, i medici del ministero della Salute hanno controllato 15 mila migranti recuperati in mare aperto dalle navi della Marina o da altre navi mercantili in navigazione nel Mediterraneo e successivamente sbarcati in porti siciliani e calabresi.
Continuano le ordinarie attività di vigilanza sanitaria transfrontaliera messe in atto dagli Uffici di sanità marittima del ministero della Salute in caso di arrivi di barconi direttamente sulle coste italiane, comunica lo stesso dicastero che sta valutando l’opportunità di prolungare fino alla fine di ottobre la partecipazione a Mare Nostrum, inizialmente prevista dal 21 giugno al 31 agosto.
I medici che partecipano all’operazione, sono presenti su tre navi a rotazione della Marina militare, con turni di una settimana circa. Alla data del 24 luglio 2014, 12 medici del ministero della Salute si sono già imbarcati sulle navi militari effettuando anche, in situazioni di emergenza, trasbordi su altre unità sia della stessa Marina militare che della Guardia costiera.
A seconda dell’itinerario seguito dalle navi, i punti di imbarco e sbarco dei medici del ministero della Salute sono solitamente Augusta, Catania, Lampedusa, Pozzallo, Taranto, ovvero le località maggiormente interessate dai flussi migratori irregolari, oppure i porti militari in cui è possibile effettuare sbarchi in sicurezza. adnk